A cura della Redazione
(ANSA) BRUXELLES - Silvio Berlusconi batte i pugni sul tavolo, nella saletta riservata alla conferenza stampa del governo italiano dopo il Consiglio Europeo. Li batte sempre più forte ed alza la voce fino ad urlare contro i magistrati "rivoluzionari". "Denuncerò pm e giudici che, infiltrandosi nel potere giudiziario, vogliono sovvertire la democrazia in Italia. Ma io non lo permetterò", quasi grida annunciando per la prossima settimana una conferenza stampa ad hoc. Il premier, che solo pochi minuti prima si accomiatava dagli altri capi di Stato e di governo dopo il Consiglio Europeo, grida la sua innocenza mentre da Milano arriva la notizia che il processo Mills non sarà sospeso, malgrado la richiesta presentata dal Cavaliere a carico del presidente del Tribunale, Nicoletta Gandus.
"Mi si accusa di qualcosa che non esiste. Non c´é nemmeno l´ombra dell´ombra dell´ombra di una possibilità di verità - si difende - Lo giuro sui miei 5 figli". Nessuno aveva fatto domande sulle vicende giudiziarie che vedono coinvolto il premier, nessuno aveva neppure accennato alle polemiche dei giorni scorsi sugli emendamenti ´sospendi-processi´. Ma è Berlusconi stesso, mentre parla dei tesi rapporti con l´opposizione, ad esplodere. "Non esiste una norma ´salva-premier´. Ho indignazione di questo e dirò ai miei legali che io non voglio approfittare di questa norma perché voglio allontanare qualunque sospetto. Semmai questa è una norma ´salva-tutti´", dà inizio al climax ascendente il premier. "Non c´é nessuno stop a 100 mila processi - va avanti accalorandosi - con le norme approvate si mettono da parte solo alcuni procedimenti, per consentire di far viaggiare più speditamente altri e non far uscire di galera stupratori e ladri. E mi indigna il fatto che si pensi che io voglio approfittare di queste norme. Non è così. Dico solo che il voto popolare e la democrazia in Italia non devono essere sovvertiti da una magistratura che procede con accuse false e risibili". Ormai il presidente del Consiglio sta urlando e il suo portavoce Paolo Bonaiuti, seduto nelle prime fila tra i giornalisti, inutilmente con le braccia fa cenno al Cavaliere di fermarsi, di calmarsi.
Berlusconi è un fiume in piena e ricorda che già una volta, quando era a palazzo Chigi due legislature fa, aveva dovuto spiegare "la risibilità" di alcune accuse che lo riguardavano convocando una conferenza stampa. "Nel 1994 ho visto sovvertire il voto popolare da una minoranza rivoluzionaria di giudici che stanno nella nostra magistratura - ricorda Berlusconi - Ho patito 15 anni di persecuzioni per far sì che questo non possa più accadere. Allora come oggi sono stato oggetto di accuse false e risibili con l´intento di sovvertire il voto democraticamente espresso dal popolo". Il volo di Berlusconi da Bruxelles alla Capitale non è ancora decollato e da Roma già arriva lo stop della Associazione Nazionale Magistrati. "Basta con gli insulti alla magistratura che sono un danno per la democrazia e il Paese - ammonisce l´Anm - Il premier parla di pm sovversivi? Faccia i nomi, o si continua con invettive prive di aggancio con le vicende concrete. E´ molto grave che venga messa in discussione l´indipendenza della funzione giudiziaria ai più alti livelli istituzionali e per giunta in un contesto internazionale". Lo scontro è in pieno atto.
ROMA - "Non ci siamo, onorevole Berlusconi. Oggi siamo noi a dirlo, in autunno sarà una larga parte degli italiani che noi chiameremo a raccolta per un´azione di protesta e di proposta in tutto il Paese e culminerà con una grande manifestazione nazionale". Il Pd cambia linea nell´opposizione e il segretario Walter Veltroni annuncia dal palco dell´assemblea nazionale la prima manifestazione di protesta.
"Leggendo le dichiarazioni di Berlusconi contro la magistratura, sembra di essere tornati a quando? Cinque anni fa, o addirittura 12 anni fa? Il paese è tornato nel passato, ma noi non ci faremo rimettere nel passato". Così il segretario del Pd, Walter Veltroni, concludendo l´assemblea costituente del partito, commenta le dichiarazioni del premier Silvio Berlusconi sulla magistratura.
"Il governo - ha affermato Veltroni - è in piena fisiologica luna di miele ma in una democrazia matura la prova dei fatti arriverà più presto del previsto, basta vedere cosa è successo a Sarkozy in Francia". La prova dei fatti per Veltroni "arriverà in autunno e sui temi economici sui quali già noi esprimiamo un giudizio severo per l´assenza nella manovra di un intervento sulla questione salariale e sugli interventi per la riduzione della spesa pubblica"