A cura della Redazione
ROMA - La carta sociale che il Ministero del Tesoro sta mettendo a punto sarà distribuita a circa 1,2 milioni di beneficiari e varrà circa 400 euro l´anno da utilizzare per acquisti negli esercizi alimentari. Lo spiega il ministero dell´Economia aggiungendo che ci saranno sconti garantiti dal settore privato (meno 10%) sugli acquisti effettuati con la carta e sulla bolletta elettrica (meno 20% pari a 50-100 euro l´anno in meno).
Il ministero dell´Economia spiega che la carta prepagata che sarà distribuita ai meno abbienti arriverà a circa 1,2 milioni di beneficiari e varrà circa 400 euro l´anno per ogni carta. Potrà essere utilizzata per gli acquisti negli esercizi alimentari. Grazie alla carta saranno garantiti sconti dal settore privato (10% sugli acquisti effettuati con la carta) sulla base di convenzioni con le associazioni di categoria (ad esempio Confcommercio). Ma lo sconto riguarderà anche la tariffa elettrica sociale assegnata d´ufficio, che avrà valore di circa il 20% della bolletta elettrica, con uno sconto che varierà tra i 50 e i 100 euro l´anno a seconda dei consumi. L´onere per introdurre questo nuovo strumento sarà di circa 500 milioni l´anno e sarà a carico del ministero delle Finanze.
TREMONTI: NOVITA´ PER ITALIANI IN PARADISI FISCALI
Stretta in arrivo per gli italiani che risiedono in paradisi fiscali: lo annuncia il ministro dell´ Economia Giulio Tremonti, presentando la manovra varata ieri dal Consigli dei ministri. In pratica si introduce la presunzione generale, con rovesciamento dell´onere della prova, che gli italiani residenti nei paradisi fiscali siano fiscalmente italiani. Cioé sarà chi risiede in un paradiso fiscale a dover provare ad essere residenti lì e non Italia, e non debba quindi pagare le tasse nel nostro Paese.
La manovra varata ieri dal Cdm dovrebbe avere "effetti già nel 2008", ha detto il ministro dell´Economia spiegando che "stimiamo che il deficit tendenziale, che la Ragioneria valuta al 2,5%, abbia a scendere quanto più possibile".
"Se l´economia va bene, va bene anche il bilancio": ha detto ancora Tremonti, parlando della manovra varata ieri dal Consiglio dei ministri. I provvedimenti varati ieri, ha aggiunto, "sono costruiti per stabilizzare i conti, ma anche per lo sviluppo e la semplificazione".
Se ci sarà un aumento della ricchezza ci sarà anche una "politica di equa divisione". "E´ inutile litigare su una torta che si riduce. Bisogna lavorare su un prodotto che noi pensiamo prima o poi potrà venire". Quindi "se il meccanismo funziona e c´é incremento di ricchezza, ci sarà una politica di equa divisione".
Al Consiglio dei ministri di ieri "ci siamo imposti il metodo dei padri costituenti di Filadelfia. Nessuno aveva un pezzo di carta e una penna, perché nessuno si fissasse o appropriasse di un´idea. La logica è stata uno per tutti, tutti per uno", ha sottolineato il ministro.
DOMANI DPEF IN PARLAMENTOIl Dpef verrà presentato dal governo al Parlamento "credo domani". Lo ha detto il ministro dell´Economia Giulio Tremonti, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle misure contenute nella manovra triennale.
BERLUSCONI-TREMONTI, VOLGERE PESSIMISMO IN OTTIMISMO "Restando da soli, ognuno per sé, guidatori compresi, non andiamo da nessuna parte anzi rischiamo di andare indietro": è uno dei passaggi dell´introduzione al Dpef, dal titolo ´Un piano per l´Italia, firmata dal premier, Silvio Berlusconi, e dal ministro dell´Economia, Giulio Tremonti. "All´opposto - prosegue l´introduzione - insieme possiamo fare prevalere le virtù sui vizi, volgere il pessimismo in ottimismo, la sfiducia in fiducia, riprendere un cammino tracciato nella speranza verso il futuro. Per questo chiediamo a tanti di fare un piccolo passo indietro per fare tutti insieme un passo avanti nella stessa comune direzione. Ciò è tanto più necessario nel tempo presente perché non possiamo affrontare le crescenti sfide esterne con una permanente anarchia interna". "In ogni caso - affermano Berlusconi e Tremonti - non si può più andare avanti con un sistema in cui crescono solo il deficit e le liti, non il prodotto interno lordo". Per questo il governo ha messo a punto una strategia che è mirata a raggiungere l´obiettivo di ottenere "meno costi, più libertà e più sviluppo".
RISCHI BILANCIO DA SPESA E ENTRATE FISCO
"Abbiamo la consapevolezza di un rischio di bilancio che c´é e/o che verrà non solo dal lato della spesa pubblica, se non sottoposta a una rigida disciplina, ma anche dal lato delle entrate fiscali". E´ quanto affermano il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell´Economia Giulio Tremonti nell´introduzione al Dpef, che è stata distribuita durante una conferenza stampa di spiegazione dei contenuti della manovra. "Non nascondiamo e non ci nascondiamo le difficoltà e le criticità" affermano, sottolineando che "nell´economia reale troviamo oggi una crescita poco al di sopra dello zero". Per quanto riguarda in particolare le entrate fiscali, si tratta "di un rischio specifico che trova (troverà) causa tanto nelle incertezze giuridiche già evidenziate dalla Commissione europea (a proposito dell´attesa sentenza della Corte costituzionale sull´Irap e della incerta copertura della riforma della fiscalità societaria, etc.) quanto nelle criticità sostanziali connesse all´andamento negativo dell´economia. Un andamento che, a causa della scansione temporale tipica del meccanismo di prelievo fiscale (produzione, dichiarazioni, versamenti) si rifletterà solo successivamente sui gettiti fiscali".