A cura della Redazione
In merito ai numerosi fabbricati costruiti in epoca antecedente al 1945, in stato di assoluto degrado e rischio crollo, ho inoltrato agli organi competenti sovracomunali una richiesta di variazione del Piano Territoriale Paesaggistico, affinché si attui sia una efficace strategia di prevenzione edilizia e tutela della pubblica collettività, che labbattimento degli stessi manufatti con varie superfetazioni e privi di qualsivoglia pregio architettonico, storico, artistico e paesaggistico. Così Ciro Borriello, sindaco di Torre del Greco. È una proposta, tra laltro, correlata anche al Programma di recupero urbano, di cui al progetto Più Europa cofinanziato dalla Comunità Europea e dalla regione Campania, mirato soprattutto ad un miglioramento della qualità della vita e della sicurezza dei cittadini. Una opportunità che questa Amministrazione è fermamente determinata nel concretizzare. Pertanto, ho rappresentato ai massimi vertici istituzionali, dal Presidente del Consiglio al responsabile della Protezione Civile, dal Ministro Infrastrutture al collega dei Beni culturali, dal Presidente della regione Campania allassessore allUrbanistica, dalla Prefettura alla Soprintendenza di voler attivare le procedure sottese alla variazione del vigente P.T.P., onde consentire la demolizione dei suddetti fabbricati a dir poco fatiscenti e la conseguente ricostruzione fuori sito in idonee zone omogenee del Piano Regolatore Generale e/o del Piano Urbanistico Comunale in fase di adozione, in conformità della legge Regionale 16/2004. Finalità da conseguire e configurate da questa Amministrazione che trovano oggettive cause ostative nelle attuali previsioni nelle zone di tutela disciplinate dal vigente piano territoriale paesistico. A tal fine, ho anche rappresentato - spiega il primo Cittadino - che il territorio del Comune di Torre del Greco è dotato di P.R.G. approvato nel 1978 subordinato alle limitazioni del P.T.P. approvato nel 2004. A seguito dellentrata in vigore del predetto P.T.P. e della legge regionale n. 21/2003 (Zona Rossa, rischio Vesuvio), sullintero territorio comunale sono presenti vincoli di inedificabilità assoluta, in particolare per ledilizia residenziale, salvo deroghe presenti nel detto P.T.P. per opere pubbliche. In proposito, ho evidenziato che in aree del centro, nonostante la vicinanza del famoso Miglio dOro, gli immobili vincolati ex legge 1089/39 risultano essere in numero limitatissimo. Anzi, ricordo che la conurbazione è talmente intensificata - conclude Ciro Borriello - che cè una oggettiva difficoltà, o diciamo pure impossibilità, di realizzare interventi pubblici di riqualificazione urbana quali spazi a verde, parcheggi, piazze, e servizi per una migliore fruibilità del bene sociale e pubblico per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità, stante fra laltro la acclarata condizione di pericolosità in cui versano i precitati fabbricati. Con questo quadro urbanistico, indiscutibilmente reale, auspico fermamente di ottenere la massima attenzione dai soggetti istituzionali competenti.