A cura della Redazione
E partito lallarme per il forte aumento del fenomeno del randagismo nel Parco Nazionale del Vesuvio da parte delle associazioni animaliste del territorio. Il fenomeno è in crescita. E collegato allabbandono di cani e gatti allinterno delle pinete che delimitano i centri vesuviani, sulle colline che precedono il cono del Vesuvio. I cani in quelle aree disabitate non trovano nutrimento. Formano branchi pericolosi che mettono a repentaglio lincolumità dei gitanti. Labbandono degli animali è in aumento negli ultimi tempi. E cominciato a crescere da quando è stato chiuso il centro veterinario di Torre del Greco. Dal mese di luglio sono stati chiusi i battenti, con la scusa del restauro delledificio che era la sede del centro veterinario Asl ha denunciato Maria Di Donna da allora non cè a Torre del Greco un punto sanitario pubblico, dove portare gli animali randagi per la sterilizzazione. Altra denuncia, questa volta da parte degli utenti, riguarda la nuova presenza di cani randagi dentro gli Scavi archeologici di Pompei, perché i cani arrivano dallesterno ed a nulla è valso limpegno iniziale Commmissario allemergenza Profili, che aveva eliminato la loro presenza di tutti i cani randagi con la collaborazione dellAzienda sanitaria locale. Dal 1991, lanno in cui sono cambiate le leggi sugli animali daffezione, limpegno di noi volontari della Lega per la Difesa del cane è di contrastare il randagismo con il sistema della sterilizzazione di cani e gatti ha spiegato Gloria Campese, fornendo i dati dellambulatorio di Piano di Sorrento (mediamente 700 cani e 1300 gatti allanno). E un lavoro immenso, che svolgiamo nel più grande disinteresse delle amministrazioni pubbliche ha affermato la rappresentante della lega per la difesa del cane della penisola sorrentina fino ad ora ci ha sostenuto solo lequipe veterinaria dellAsl NA 5, grazie alla competenza ed allimpegno del dottore Luciano Scatola, dirigente del comparto ha proseguito ora che è stato trasferito ad un diverso incarico rischiamo di perdere lunico nostro punto di riferimento per la tutela della salute dei nostri piccoli amici ha argomentato - c è un gusto perverso nelle istituzioni nel peggiorare la situazione, già difficile perché i politici delle nostre zone si disinteressano al fenomeno randagismo perché gli animali non votano.
MARIO CARDONE