Il direttivo del Partito Democratico di Pompei ha comportato dissidi interni ancora prima di cominciare. Il motivo è dovuto al manifesto fatto affiggere dal segretario cittadino dei Dem (Carmine Lo Sapio) per la convocazione del direttivo plenario aperto alla città nella giornata di venerdì 10 gennaio. Annunciava esclusivamente la partecipazione del consigliere regionale Mario Casillo e quella della sua collega Loredana Raia.
Al contrario, non veniva menzionato Antonio Marciano, che è riferimento di una delle tre componenti pompeiane della sezione politica del partito di Nicola Zingaretti. Una semplice dimenticanza?
Il fatto è che il consigliere comunale amico di Marciano, Raffaele De Gennaro, si è sempre differenziato dai suoi quattro colleghi di Partito (Franco Gallo, Luigi Lo Sapio, Bartolo Martire e Vincenzo Mazzetti) relativamente al confronto in corso con il sindaco Pietro Amitrano (anche lui Pd) sull’aumento della tassa sui rifiuti.
In poche parole, De Gennaro ha sempre escluso (diversamente dai colleghi) ipotesi estreme come lo scioglimento del consiglio comunale. Del resto la differenza politica tra i quattro dissidenti e l’amico di Marciano è evidente, perché De Gennaro non fa parte del gruppo consiliare PD, al momento presieduto da Lo Sapio Jr.