“Stop alle domeniche gratuite nella prima domenica di ogni mese a Pompei”. Lo ha annunciato il ministro per le Attività e i Beni culturali, Alberto Bonisoli, durante il suo intervento nella Biblioteca di Napoli dove ha presentato tre epistole di Gioacomo Leopardi acquistate dal Mibac.
Bonisoli ha spiegato che la gratuità degli ingressi della prima domenica di ogni mese era una misura che andava bene come lancio promozionale. Ora è arrivato il momento di rivedere l’iniziativa. Le cose - ha annunciato il ministro - cambieranno dopo l'estate. L’opinione di Bonisoli è di conferire piena autonomia (a riguardo) ai direttori dei siti archeologici e dei musei: liberi di annunciare, nel quadro della programmazione di eventi promozionali, le date domenicali nelle quali assicurare l'accesso gratuito al pubblico, senza però che vi sia l'obbligo di farlo.
Il titolare del Mibac ha fatto poi l'esempio di Pompei: nel mese di agosto c'è già il boom di turisti, non ha senso attuare l'iniziativa perché gli stranieri «pensano che gli italiani sono pazzi perché li fanno entrare gratis». Per Bonisoli potrebbe invece essere più opportuno adottare iniziative promozionali nei mesi invernali, quando il numero dei visitatori cala fisiologicamente.
A noi preme dare atto al ministro di aver dato seguito ad una richiesta partita dal mondo degli operatori turistici e dai cittadini di Pompei che hanno a cuore la tutela del Monumento, dal momento che - come ha titolato un nostro articolo a riguardo del 28 giugno scorso - “La domenica gratis negli Scavi porta più danni che benefici", perché sono purtroppo sempre più frequenti gli atti di inciviltà dei visitatori mentre è urgente il problema della salvaguardia del sito.
Quando l'eccessiva affluenza al Parco Archeologico diventa pericolo per le sue strutture e comporta rilevanti oneri per i servizi (spazzatura, verde e bagni inagibili), è necessario fermarsi in tempo prima che i danni (e i costi) siano maggiori rispetto al ritorno d’immagine dell’iniziativa.
La considerazione vale innanzitutto per l’ingresso gratuito alla Pompei antica (ma è estendibile anche agli altri musei italiani), che nella prima domenica di ogni mese porta 15-20 mila persone a visitarla. Al contrario, il campanello d’allarme dovrebbe suonare appena si supera la soglia dei 5mila visitatori nel sito. L’uscita del ministro Bonisoli - come era facile prevedere - ha suscitato numerose proteste sui social.
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