Dal 12 al 14 luglio terzo appuntamento della rassegna artistica Theatrum Mundi nel Teatro Grande degli Scavi di Pompei. E’ in programma lo spettacolo, in prima assoluta, “Non solo Medea”, con testi antichi Euripide e Sofocle, sul testo contemporaneo L’Homme nouveau di Florian Hellwig, liberamente ispirato a Fort Europa di Tom Lanoye.
L’ideazione e la coreografia dello spettacolo è dei coreografi Emio Greco e Pieter C. Scholten, che hanno spiegato la loro rappresentazione fatta di movimenti, parole e musica per indagare la fatalità e la libertà umana di fronte alla violenza della società moderna. "Non solo Medea" intende proporsi come uno spettacolo atemporale e universale basato su battaglie che non hanno tempo, e per questo motivo si ripropongono come attuali nel teatro classico e contemporaneo, mentre la rovina di Pompei rimanda alla fragilità del continente europeo. La voce di un’attrice restituisce tutta la modernità delle tragedie greche attraverso monologhi estratti da opere immortali quali Antigone (Sofocle), Edipo Re (Sofocle), Medea (Euripide), Ifigenia in Aulide (Euripide) e Antigone (Jean Anouilh).
«In sette parti – l’esposizione, il rifiuto, la presa di coscienza, il rimpianto, l’accettazione, la rivolta, l’esodo – “Non solo Medea” interroga con forza la nozione di determinismo in una società in crisi e si fa portatrice del desiderio di cambiamento come ansia perenne dell’umanità. Il corpo di 17 danzatori risponde alle parole dei drammi antichi sul suono delle percussioni dal vivo. Lo spettacolo mette in scena un mescolarsi tra i danzatori, l’attrice con la lettura di brani drammatici e il percussionista che ne amplifica la tensione suscitata dall’amore e dalla lotta che caratterizzano questa creazione. Passato e presente si sfiorano e si urtano su uno sfondo musicale energico e potente, che attinge tanto al repertorio dei Pink Floyd quanto alla musica classica.
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