Ci risiamo. Un’altra tegola si è abbattuta sul Comune di Pompei. Questa mattina il presidente del Consiglio comunale, Franco Gallo, ha spedito ai consiglieri copia della nota di diffida del Prefetto di Napoli, riguardante il grave ritardo nell’approvazione del rendiconto di bilancio per l’anno 2017. Sono stati concessi 20 giorni di tempo per procedere all’approvazione formale, a decorrere dalla data di notifica.
Probabilmente l’impasse durerà fino a lunedì (data del prossimo Consiglio comunale) in cui dovrebbe, a meno di colpi di scena, essere approvato il rendiconto finanziario del 2017 insieme al preventivo per il 2018 ma si tratta in ogni caso di una nuova umiliazione per l’amministrazione comunale di Pompei. Perché se era vero fino ad oggi (alla luce dei numerosi ed incisivi rilievi della Corte dei Conti) che essa non teneva un contabilità corretta ai sensi di legge, con l’odierna diffida prefettizia si aggiunge l’aggravante del ritardo. In conclusione, i conti del Comune, secondo i rilievi ufficiali che arrivano dagli organismi di controllo contabile ed amministrativo, sono tenuti male ed oltre i tempi previsti dalla legge.
Un’aggravante per il sindaco Pietro Amitrano che in quanto ragioniere professionista (pertanto esperto del comparto contabile) aveva ritenuto non affidare ad altri collaboratori della sua giunta la delega alle finanze comunali, senza cederla neanche quando ha fatto ingresso in giunta la dottoressa Annalisa Ramunno, che ha invece rilevato la delega alla Sanità del suo predecessore pur non avendo conoscenze in quel comparto, mentre con la sua esperienza avrebbe potuto liberare il sindaco da un impegno di direzione politica di un settore estremamente delicato che evidentemente risulta per lui troppo gravoso, impegnato com’è a gestire politicamente tutta la macchina amministrativa.
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