I numerosi pensionamenti (ben 17 nel 2017) danno respiro al bilancio del Comune di Pompei grazie all’alleggerimento del costo del personale di oltre mezzo milione di euro su base annua.
La commissaria ad acta Rita D’Elia ha approvato il 4 maggio scorso lo schema del bilancio di previsione 2018-20, che è stato reso già operativo.
Come noto, la funzionaria della Prefettura di Napoli ha assunto con decreto i poteri di giunta limitatamente all’iniziativa di predisporre il quadro contabile di riferimento della gestione finanziaria dell'Ente. Provvedimento che si è reso necessario a causa dei gravi ritardi accumulati al riguardo, nonostante che il sindaco Pietro Amitrano avesse tenuto per sé (in quanto esperto del settore) la delega al comparto finanziario.
Va detto immediatamente che il documento di previsione mette in evidenza un miglioramento della pesante situazione dei conti, in primis a causa del varo delle due nuove tasse turistiche (il ticket bus e la tassa di soggiorno) ma soprattutto grazie all’allentamento dei costi, dal momento che solo nel 2017 si è registrato il pensionamento di ben 17 unità lavorative.
Le nuove tasse, insieme al miglioramento del rapporto tra entrate proprie ed entrate derivate, ha accresciuto la liquidità e conseguentemente ridotto le tensioni finanziare, facendo prevedere per il 2018 un minor ricorso alle anticipazioni di cassa (gli interessi pagati dovrebbero scendere da 100mila euro a 80mila euro su base annua).
Nello stesso tempo, diminuiscono gli interessi su mutui passivi. Se la nuova tassa sui mezzi turistici (i cosiddetti mezzi lunghi) consente entrate sufficienti per fronteggiare in via provvisoria criticità e degrado cittadino (buche stradali, scuole e cimitero), un elemento di fragilità è rappresentato dall’accantonamento del contenzioso (solo 10mila euro).
Nel documento si giustifica la misura con la notizia che molti contenziosi sarebbero stati definiti e pagati nell’anno precedente anche se restano in piedi quelli con due società di nettezza urbana per importi nettamente maggiori a quello stanziato.
Bisogna inoltre registrare un disavanzo tecnico di oltre 10 milioni di euro che è stato diluito in 29 annualità di 355mila euro l’una.
In conclusione, se i miglioramenti del bilancio vengono dalla maggiore liquidità e dagli incrementi di entrate da ticket bus e tassa di soggiorno, restano forti criticità dovute alla deficitaria gestione della società Aspide in fase di liquidazione, che tra l’altro non ha presentato il bilancio dal 2012. Soprattutto sono eccessive le spese del contenzioso (230mila euro) ed i debiti fuori bilancio (920mila euro). Praticamente comparti fuori controllo.
In conclusione, si registra un moderato miglioramento del quadro generale minato da elementi finanziari ed economici di forte incertezza a cui si assomma una partenza politica che dopo un anno attende ancora di decollare.
Sono stati fatti finora solo sporadici interventi tampone mentre una situazione dissestata della rete stradale, dei servizi, delle scuole e del cimitero richiedono interventi urgenti e radicali che (anche per la mancanza di trasparenza sulla pubblicizzazione dei progetti) non si capisce bene come saranno finanziati. Da questo dato concreto permane l’incertezza sul futuro, anche alla luce delle recenti bocciature di pratiche di finanziamento avviate.