«L’avvicinarsi delle elezioni politiche rendono urgente ed indilazionabile la celebrazione di un congresso cittadino a Pompei su base condivisa dalle varie componenti locali». La considerazione del consigliere regionale del Partito Democratico, Antonio Marciano, a cui fanno riferimento gli iscritti che si sono raccolti nella lista civica “Alternativa Pompeiana Progetto Democratico”, diventa basilare nel momento in cui si rende necessario chiarire che a Pompei manca ancora un portavoce ufficiale del Pd, nonostante il maggior partito di governo del Paese annoveri tra i suoi tesserati gli esponenti amministrativi e politici alle prime tre cariche della città. Vale a dire il sindaco Amitrano, il vicesindaco Massaro ed il presidente del Consiglio comunale Gallo.
Ciononostante per il primo cittadino, oltre al compito di amministrare, si aggiunge necessariamente in qualche caso quello più gravoso di fare da "cane da guardia" della coerenza politica della sua coalizione che si è riconosciuta su un programma di centrosinistra, anche se recentemente (nel caso della revisione della tariffa della tassa di soggiorno che ha portato l’allineamento degli alberghi 3 stelle ai bed & breakfast) i malumori derivanti dalla evidente divergenza tra deliberato della terza commissione consiliare del presidente Salvatore Perillo e provvedimento varato dall’esecutivo, hanno portato due consiglieri comunali della maggioranza a proclamare pubblicamente la loro appartenenza a Forza Italia insieme all’intenzione di dar vita ad un gruppo consiliare azzurro.
«Una cosa è partecipare ad una coalizione di centrosinistra in una lista civica che sottoscrive il programma del candidato a sindaco, altra cosa è ufficializzare un gruppo politico appartenente ad una forza che è avversaria storica del Partito Democratico». Ha argomentato Marciano, ricordando che alcuni anni fa (quando era Franco Gallo il candidato sindaco) la segreteria cittadina del Partito Democratico di Pompei fu sciolta e commissariata dalla direzione provinciale di Napoli, nell’attesa della celebrazione di un congresso che non è ancora avvenuto. «Nel frattempo è il segretario provinciale l’unica persona abilitata a parlare per il Partito Democratico di Pompei», ha chiarito Marciano.
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