«Immagine del sito archeologico minata da attacchi strumentali» E’ la reazione del direttore generale del Parco Archeologico di Pompei dopo che gli è capitato di leggere dai giornali del crollo di un muro nella Casa della Caccia ai Tori. «In riferimento all'episodio di cedimento rilevato - ha dichiarato Osanna - spiace constatare come, ancora una volta, la segnalazione sia giunta alla stampa prima ancora che ai vertici della Direzione. Atteggiamenti del genere sembrano mirati unicamente a screditare l'operato di questa amministrazione»,
Osanna è apparso palesemente innervosito ed ha annunciato l’intenzione di avviare un'indagine interna per chiarire chi passa alla stampa le notizie ancora prima che gli siano state comunicate. Una situazione aziendale che evidentemente risente di uno stato di malessere nei rapporti interni tra Direzione e maestranze operaie e di controllo del Parco.
«Un episodio come quello di ieri mattina - spiega ancora Osanna - sarebbe stato reso noto con la massima trasparenza e le necessarie motivazioni come sempre. Ma è evidente che tuttora, ai concreti risultati in termini di restauri e messa in sicurezza di gran parte del patrimonio culturale vesuviano, si contrappone la volontà di chi, attraverso la diffusione in maniera tendenziosa di informazioni, intende vanificare il costante e certosino lavoro di ricostruzione dell'immagine del sito di Pompei».
A monte di tutto c’è il dato obiettivo che qualsiasi cosa succeda nel Parco Archeologico di Pompei riceve sempre ampia diffusione da parte dei media. Pretendere di tenere sotto controllo la diffusione delle notizie, alcune volte riesce altre no. Ma non appare per questo opportuno demonizzare le intenzioni degli operatori dell’informazione che fanno esclusivamente il loro dovere.
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