E’ stato respinto dal Tribunale Amministrativo della Campania il ricorso di parcheggiatori e commercianti locali contro l’applicazione dl ticket bus presso il Comune di Pompei. «Presenteremo ricorso al Consiglio di Stato», assicura Gianluca Machetti, portavoce dell’associazione Confesercenti, ancor prima di aver letto le motivazioni alla base del provvedimento dei magistrati campani. «Sono stati disattesi gli obblighi contrattuali alla base del provvedimento fiscale - ha spiegato Machetti - ed inoltre non sono stati posti in essere tutti quei dispositivi (come la videosorveglianza e la segnaletica stradale) che mettono gli operatori economici pompeiani in grado di non essere danneggiati da un provvedimento che se non assunto in un quadro di interventi propositivi per la nostra categoria potrebbe comportare una riduzione degli afflussi turistici a Pompei», ha proseguito Machetti.
Deliberata durante l’Amministrazione D’Alessio, la zona a traffico limitato nel centro storico di Pompei ha comportato l’applicazione collaterale del pagamento di un ticket d’ingresso per i bus turistici (successivamente per tutti i veicoli) applicato a livello operativo durante l’attuale gestione commissariale di Pompei. L’iniziativa non è ancora a regime perché - come lamentano tutte le associazioni degli operatori turistici - manca la segnaletica stradale sull’autostrada Napoli-Salerno, la videosorveglianza, un’efficiente informativa turistica in rete ed un regolare check-point all’ingresso della città degli Scavi archeologici e del Santuario. C’è da precisare che la misura del ticket bus - all’inizio duramente avversata - è attualmente condivisa dalla quasi totalità degli operatori turistici e delle loro associazioni di categoria, anche perché Pompei è alla vigilia del dissesto finanziario. Lo stesso Machetti ha precisato: «Non siamo contrari al provvedimento ma non deve danneggiare la nostra categoria».
twitter: @MarioCardone2
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