Sono stati messi sotto sequestro, dai vigili urbani di Pompei, due espositori abusivi che venivano estratti o eliminati (a secondo dei casi) per evadere i controlli delle forze pubbliche riguardo ai limiti consentiti degli spazi occupati.
La vicenda è datata 27 ottobre, e si è verificata in pieno centro a Pompei. Dimostra la creatività dei commercianti locali nell’evadere ai vincoli di occupazione di spazio imposti dalla normativa comunale. Nello specifico, l’idea del rivenditore di souvenir e di mappe del Parco archeologico, che esercita l’attività a pochi passi dell’ingresso di Piazza Anfiteatro degli Scavi, è stata quella di creare due espositori mobili che una volta agganciati al chiosco lo facevano “dilatare” di circa un metro di lunghezza e di larghezza, in modo da allargare la lista e la varietà degli articoli proposti a visitatori e turisti.
In questo modo l’ex rivenditore di giornali ha aggirato la normativa e fregato la concorrenza degli “ingenui” che rispettano i regolamenti.
Il tutto fino a quando anche questo commerciante è stato sottoposto ai controlli del nucleo antiabusivismo dei vigili urbani.
Il problema dell’occupazione degli spazi pubblici è molto sentito dalle categorie di persone (anziani, disabili e mamme con i carrozzini con neonati) che avvertono maggiori problemi alla circolazione sui marciapiedi. Gli spazi previsti vengono frequentemente “dilatati”.
Successivamente, gli stessi ritornano alle misure autorizzate quando arrivano i controlli della polizia locale, in questi ultimi tempi più frequenti ed incisivi.
twitter: @MarioCardone2
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