L’intervento odierno nell’area del mercato dei fiori di Pompei, un tempo dominio incontrastato del clan dei Cesarano, dimostra che l’illegalità è una pianta dura da estirpare dal momento che sono numerosi e diffusi gli abusivismi commerciali nella vendita dei fiori.
Abusivismi che in qualche caso (uno è stato riscontrato proprio nel corso del blitz di oggi) si estendono anche al negozio dei fiori.
Per farla breve, circa una ventina di multe (per 10 mila euro complessivi) sono state contestate a venditori che occupavano suolo pubblico senza la prevista autorizzazione che prevede il pagamento di una tassa.
Uno di questi commercianti non era neanche fornito di licenza (per lui solo è, quindi, scattata una multa di 5 mila euro). Nella stessa area è stato anche rinvenuto un negozio di fiori ospitato in una struttura completamente abusiva vicino ad altre dello stesso tipo ma condonate negli anni passati.
Il mercato dei fiori è una della maggiori risorse economiche del territorio di Pompei. Nel corso delle campagne elettorali si parla spesso di delocalizzarlo per conferirgli uno spazio maggiore che sarebbe utile all’espansione delle attività.
Come spesso succede dopo le elezioni, molte promesse (tra le quali la costruzione di un nuovo mercato dei fiori) non vengono mantenute. Ne consegue che è anche la mancanza di spazio nel mercato autorizzato a spingere verso l’abusivismo commerciale.
twitter: @MarioCardone2
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