La proroga che la Procura Generale del Tribunale di Napoli ha conferito al proprietario di una palazzina di due piani, sita in nella seconda traversa di via Fontanelle, ha dato un attimo di speranza ai tanti proprietari di case abusive di Pompei, condannati all’abbattimento con sentenza passata in giudicato.
Nel caso specifico si è saputo che la proroga è scattata principalmente a causa dell’esigenza che ha ravvisato la magistratura, su legittima istanza, di rivedere la regolarità dell’iter che ha portato alla sentenza relativa al solo primo piano ma che comporta, ovviamente, l’abbattimento in economia, o con le ruspe pubbliche, di tutto l’edificio dell’estrema periferia sud di Pompei.
Le operazioni esecutive riguardo al ripristino dello stato originario dei luoghi, seguite dal Comando dei Vigili Urbani e dall’Ufficio Tecnico del Comune, procedono oggettivamente a rilento, se si tiene conto della centinaia di condanne e del fatto che in un anno sono state abbattute più o meno cinque case.
Il fatto è che, come nel caso della seconda traversa via Fontanelle, le domande di proroga sono accompagnate dalla situazione dello stato di malattia di qualche componente del nucleo familiare o di particolare disagio del medesimo, che aumenterebbe con la privazione del tetto. Inoltre, nel caso di demolizione della propria casa in economia, si sente spesso l’esigenza di dilazionarne il costo in un tempo più o meno ragionevole.
Oggettive difficoltà o scuse inventate a proposito? Sta di fatto che a nessuno fa piacere perdere il tetto costruito con tanti sacrifici per cui, con l’aiuto del ceto forense, si cerca in ogni modo, come nell’ultimo caso che si è presentato a Pompei, di allontanare la data dell’abbattimento perché la speranza è sempre l’ultima a morire.
Potrebbe nascere all’ultimo momento un condono od un’ennesima sanatoria generale, anche se c’è il monito del Vesuvio che ogni giorno ricorda ai residenti dell’area che circonda il suo cratere che la tolleranza per alcuni potrebbe essere domani motivo di maggior rischio per i cittadini che hanno sempre rispettato la legge riguardo i permessi a costruire.
twitter: @MarioCardone2
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