Dalle dichiarazioni dell’ufficiale che ha partecipato ai lavori dell’ultima seduta della prima commissione istituzionale consiliare, si è avuta la conferma che il Comando dei Vigili urbani di Pompei ha recepito senza convinzione la regolamentazione di occupazione del suolo pubblico licenziato dal consiglio comunale. A quanto si è capito il comandante Petrocelli e i suoi collaboratori sono convinti della prevalenza del codice della strada sulla regolamentazione comunale. Ecco perché in una città dove le strisce di parcheggio si trovano frequentemente su entrambi i lati della careggiata, i caschi bianchi di Pompei sono indecisi se concedere o meno il loro parere positivo riguardo all’occupazione dello spazio di due stalli di parcheggio nei casi in cui (come prescrive il regolamento comunale) manca lo spazio sufficiente sui marciapiedi.
Questo stato di cose, vale a dire il ritardo nella concessione dei permessi, ha indotto le associazioni dei commercianti a chiedere l’adozione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) in una modificazione migliorativa del regolamento per superare definitivamente il blocco burocratico che rischia di compromettere la stagione turistica degli esercizi pubblici che hanno assoluta necessità di espandersi all’esterno. La SCIA è la dichiarazione che dà agli esercizi pubblici la possibilità di iniziare, modificare o cessare un’attività produttiva (artigianale, commerciale, industriale), senza dover più attendere i tempi e l’esecuzione di verifiche e controlli preliminari da parte degli enti competenti. In questo modo, in caso di necessità di occupare uno spazio pubblico, basta compilare il modello SCIA in ogni sua parte per avviare la propria attività nella forma e misura notificata nel modulo di autorizzazione preventiva.
Perplessi riguardo alla possibilità di applicazione, il presidente della prima commissione Alfonso Conforti e gli altri commissari perché secondo le indicazioni del dirigente Piscino la SCIA non è applicabile in caso di occupazione di suolo pubblico. Ancora maggiore intransigenza da parte del comando municipale sull’occupazione delle careggiata (fuori dalle strisce blu) da parte dei tavolini di bar, ristoranti e pizzerie. Questo significa che quanti di loro si sono agevolati di un’eccezione per il passato rischiano di veder saltare il rinnovo dell’autorizzazione.