Verde è il colore della speranza ed è quello che rappresenta più di ogni altro l’arrivo della primavera. Il momento dell’anno che simboleggia la rinascita grazie al rifiorire della vita in natura, come ci ricorda il meraviglioso dipinto della Nascita di Venere dove, con grande sensibilità, Botticelli, oltre ad esaltare la grazia femminile, fa un racconto accuratissimo della biodiversità vegetale disegnando più di cinquecento varietà di piante, soprattutto fiori. Nei campi vesuviani, dove la biodiversità agricola è particolarmente ricca, grazie all’impegno di Slow Food, è tornato il Pisello Centogiorni che, con il suo verde chiaro e intenso, disegna con entusiasmo i filari ordinatamente pettinati sul suolo grigio di lapillo.
Si presenta ufficialmente giovedì 7 marzo alle ore 11, presso il Comune di Trecase, la Comunità Agricola del pisello centogiorni, presidio Slow Food, ed il suo logo disegnato da FaMa grafic design. Ad aprire l’incontro sarà Maria Lionelli, fiduciaria della condotta Slow Food Vesuvio, che ha fortemente voluto la costituzione di una rete attiva tra piccoli agricoltori, ristorazione, e istituzioni.
E’ infatti il Comune di Trecase la sede legale del presidio Slow Food del Pisello Centogiorni del Vesuvio, nato ufficialmente il 12 ottobre 2018, che proprio nella cittadina vesuviana ritrova maggiormente la sua memoria storica.
Come ci racconta il suo nome, dura in campo centogiorni e si comincia a raccogliere già dalla prima settimana di marzo. Fiorisce con coraggio in inverno, nel suo candido colore sfida le avversità del tempo che mette a dura prova la sua sopravvivenza. Sono 23 i piccoli agricoltori che hanno aderito al presidio, appartengono all’intero areale vesuviano, con una concentrazione maggiore tra Boscoreale e Trecase. Questa piccola comunità racchiude in se un forte desiderio di cambiamento, incentrato soprattutto sul principio per il quale “ognuno deve fare la sua parte”. Così si sono rimboccati le maniche e a colpi di zappa hanno piantato i piccoli semi di speranza, unendo alla tradizione agricola locale, concetti assolutamente innovativi come la presenza delle donne che sempre più si dedicano al mondo dell’agricoltura. Sono istruite e ben disposte a sudare in campo, capacissime allo stesso tempo di comunicare in maniera coinvolgente i loro prodotti e il territorio. Esattamente come è accaduto per il presidio dell’Albicocca del Vesuvio, il frutto che più di ogni altro rappresenta l’anello di terra che cinge il vulcano e che rischiava pericolosamente di scomparire. Una bella sinergia di intenti mossa dal forte legame al territorio, che rientra nel progetto Ipark Presidio e Cittadinanza mirato a valorizzare e promuovere il vesuviano, insieme a Prodos, Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Slow Food Vesuvio, Slow Food Campania, Fondazione Slow Food Italia Onlus, Legambiente e numerosi comuni e associazioni. L’elenco dei produttori di Pisello Centogiorni e Albicocca del Vesuvio Crisommola, è consultabile sul sito www.slowfoodvesuvio.com
La condotta Vesuvio ha messo in campo un altro straordinario strumento: il Mercato della Terra Vesuvio dove si possono incontrare gli agricoltori e artigiani del cibo che appartengono al circuito Slow Food e acquistare direttamente da loro i prodotti - si tiene ogni prima domenica del mese in piazza Vargas a Boscoreale.
Alla presentazione interverranno: Raffaele De Luca, sindaco di Trecase; Maria Lionelli fiduciaria Slow Food Vesuvio; Patrizia Spigno, responsabile dei presidi per Slow Food Campania; Marina Alaimo, grafic designer per FaMa; Mario Sicignano, presidente Consorzio Proodos; Fofò Ferrier, ambasciatore oste del Pisello Centogiorni del Vesuvio