Dai domiciliari al carcere. I finanzieri del Gruppo Torre Annunziata - gudato dal colonnello Agostino Tortora - hanno tradotto a Poggioreale un noto pregiudicato di Boscoreale, colpito nel marzo scorso da una misura cautelare per usura ed estorsione.
L'uomo, con numerosi precedenti penali, aveva preso di mira un imprenditore che versava in uno stato di difficoltà economiche vessandolo con minacce, anche di morte.
Dopo aver ottenuto, lo scorso agosto, la custodia ai domiciliari, la difesa dell’imputato presentava al competente giudice apposita istanza per autorizzare l’assistito a lasciare l’abitazione allo scopo di eseguire, a Villa Literno, controlli ed esami per l’accertamento dello stato di tossicodipendenza. Tuttavia, a questo scopo, veniva allegata falsa documentazione sottoscritta dal responsabile di una comunità terapeutica, con la quale si attestava che il pregiudicato aveva svolto, in passato e per un periodo prolungato, sedute di psicoterapia presso quel centro.
Gli approfonditi accertamenti eseguiti dai militari oplontini portavano alla luce una realtà del tutto diversa, facendo emergere che l’indagato, contrariamente a quanto fittiziamente attestato, a partire dalla metà di settembre 2017 non si era mai allontanato dalla provincia di Napoli per recarsi al centro terapeutico.
L'autorità giudiziaria ha così diposto la conduzione in carcere dell'uomo.
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