Gli alunni dell'Istituto Comprensivo "Giusti" di Terzigno in visita a Cava Ranieri e alla struttura che ospiterà i reperti archeologici rinvenuti in loco: un'apertura straordinaria che ha consentito ai partecipanti al PON estivo di giornalismo di conoscere la storia di un'area nel Parco Nazionale del Vesuvio ricchissima sotto il profilo storico, naturalistico e geologico, in passato adibita a discarica e ora al centro di un importante progetto di riqualificazione.
Accompagnati da Gennaro Barbato, archeologo e presidente dell'Associazione Spartacus di Ottaviano, e da Biagio Barbato, responsabile della ditta incaricata dal Ministero dell'Ambiente delle operazioni di bonifica, gli aspiranti giornalisti hanno preso visione dell'invaso sgombrato dai rifiuti e percorso le aree in cui sono stati rinvenuti i resti di tre ville romane in attesa di essere riportate alla luce e ulteriormente scavate (dopo le operazioni di restauro e di interramento disposte dalla Soprintendenza di Pompei).
Gli alunni della "Giusti" si sono poi recati alla cosiddetta "Città del Fanciullo", una struttura nella quale saranno esposti i reperti provenienti dalla cava (affreschi, ori, ecc.): a fare gli onori di casa il sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri, che ha illustrato ai ragazzi le particolarità dell'edificio che sarà a breve inaugurato e rivolto un loro un appello affinchè si rendano protagonisti di un percorso culturale di rinascita.
Il PON estivo di giornalismo, attivato insieme ad altri dalla preside Rosanna Rosa, si avvale della collaborazione del giornalista Francesco Servino come esperto e di Ferdinando Falanga come docente tutor: la visita didattica a Cava Ranieri e al futuro Museo di Terzigno fa seguito ad altre improntate alla conoscenza del territorio vesuviano e dell'agro nocerino sarnese al Rifugio di Spartaco a Ottaviano, a Rio Santa Marina a Sarno e all'Archeo Teatro di Pompei.
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