Lo scorso ottobre era finita in manette per spaccio di cocaina: va in carcere la vedova pusher del quartiere Marchesa di Boscoreale, moglie di un affiliato al clan Aquino-Annunziata morto alcuni anni fa per cause naturali.
La scorsa notte, i carabinieri della Stazione di Boscoreale, guidati dal comandante Massimo Serra, hanno arrestato Annunziata Matrone, una 43enne boschese e già nota alle forze dell'ordine. La donna è stata raggiunta da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip Mariaconcetta Criscuolo del tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura oplontina, a chiusura di indagini mirate effettate dai carabinieri boschesi.
Durante un servizio antidroga dello scorso ottobre, infatti, i militari dell'Arma avevano documentato una decina di episodi di spaccio avvenuti in due sere consecutive. Tutti i clienti andavano dalla vedova pusher, presentandosi prima alla porta, bussando, e poi spostandosi sul retro dell'abitazione per ritirare la dose di cocaina alla finestra. Diversi erano stati i riscontri con i clienti, tutti raccontati nelle motivazioni che hanno portato all'arresto della donna, “sistematica” spacciatrice di crack e cocaina.
Proprio durante l'operazione di osservazione, i carabinieri l'avevano arrestata nella sua abitazione in via Marchesa, subito dopo la cessione a una 46enne di una dose di cocaina. La perquisizione domiciliare effettuata a casa della Matrone subito dopo aveva portato al ritrovamento di altri 3,3 grammi di coca in dosi e di materiale per il confezionamento, proprio nei pressi della finestra. L’acquirente era stata segnalata al Prefetto di Napoli come assuntore di stupefacenti.
La donna era tornata in libertà solo pochi giorni fa dopo alcuni mesi di detenzione ai domiciliari, quando la Corte di Appello, accogliendo la richiesta degli avvocati Francesco Schettino e Gennaro De Gennaro, l'aveva scarcerata.
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