Discarica abusiva nel Parco Nazionale del Vesuvio. A Terzigno - nel corso di una operazione interforze tesa al contrasto dei roghi di rifiuti, che ha coinvolto cento tra Carabinieri, agenti di Polizia di Stato, militari Guardia di Finanza, personale ASL Na 3 Sud, militari dell'Esercito, personale Arpac e dell'Ispettorato del Lavoro, ed agenti della Polizia Locale di Terzigno e della Polizia Metropolitana - è stata posta sotto sequestro - per smaltimento illecito di rifiuti - un'area di oltre 30mila mq occupata da una azienda di triturazione di materiale lapidale e da una cava dismessa.
Sebbene fossero già stati apposti i sigilli alla zona in questione, venivano continuamente sversati rifiuti, anche pericolosi.
L’attività di indagine ha consentito di risalire ad uno dei siti di provenienza di tali rifiuti, situato in un Comune vicino, anch’esso sequestrato. Confiscati cinque mezzi pesanti e denunciate quattro persone.
A San Gennaro Vesuviano, in un unico complesso edilizio, sono state controllate cinque aziende del settore tessile, di cui una sequestrata perché priva delle prescritte autorizzazioni, un’altra sospesa in quanto impiegava lavoratori irregolari, mentre le altre tre sanzionate per varie irregolarità amministrative. Nella circostanza sono state identificate 67 persone. Tutte le aziende, non a norma sotto il profilo della sicurezza sul lavoro, utilizzavano, in gran parte, lavoratori extracomunitari in nero e in due casi anche sprovvisti di permessi di soggiorno.
Complessivamente sono stati effettuati controlli presso dieci siti destinati ad attività imprenditoriali e commerciali, del settore tessile ed edilizio: è stata sequestrata una cisterna per stoccaggio idrocarburi per autotrazione e contestate violazioni amministrative per circa 40.000 euro.
(foto d'archivio non collegata alla notizia)
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