Anche a Boscoreale il “Mercato della terra”. In programma sei edizioni sperimentali che si svolgeranno in piazza Vargas, nelle prime domeniche dei mesi da febbraio a luglio, a eccezione della prima di aprile e con anticipazione a sabato 30 marzo per la concomitanza della Pasqua.
Per realizzare il “Mercato della terra”, il Comune si è convenzionato con la Condotta “Slow-Food” Vesuvio, l’associazione che promuove un’alimentazione buona, pulita e giusta per tutti, impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali.
Il “Mercato della terra” nasce anche dal desiderio di costruire una filiera gastronomica locale e di renderla accessibile a tutta la cittadinanza. Questo spazio propone la tutela della biodiversità nell’ambito dell’economia locale attraverso un percorso educativo.
“La scelta di utilizzare piazza Vargas quale sede del “Mercato della terra” - spiega il sindaco Giuseppe Balzano - è dettata da motivi logistici e organizzativi (dotazione parcheggi - stazione Eav) e dalla concomitanza con l’apertura gratuita del Museo Antiquarium di Boscoreale. La realizzazione del “Mercato della terra” - aggiunge il primo cittadino - è funzionale anche al nostro obiettivo di incrementare i flussi turistici sul nostro territorio, in particolare su base regionale, legandoli a iniziative specifiche che promuoveremo (Mostre d’arte, presentazione di libri, spettacoli, percorsi di visita ad aziende locali di produzioni tipiche, percorsi promozionali di degustazione legati alle attività di ristorazione e accoglienza). Il “Mercato della terra” aprirà i battenti anche alle scolaresche che vivranno l’esperienza tramite laboratori enogastronomici”.
“Stavamo lavorando a questo progetto da mesi - spiega Angelo Costabile, vicesindaco e assessore alle attività produttive -. Il “Mercato della terra” ha la missione di agire sulle politiche del cibo, favorendo la produzione locale e creando alleanze tra imprenditori, ristorazione e consumatori. Questa fase sperimentale - aggiunge Angelo Costabile - servirà a testare non solo l’organizzazione, quanto l’interesse che riusciremo a suscitare tra la cittadinanza, con l’obiettivo di attrarre sul nostro territorio visitatori da altre città. Il nostro obiettivo dichiarato è anche quello di sviluppare una cultura alimentare che affondi le proprie radici nel territorio di appartenenza e costruire in modo permanente e duraturo un dialogo aperto e attento relativo al tema dell’alimentazione direttamente con i consumatori. Non da meno la nostra azione si inserisce anche nell’ottica di sostenere l’economia locale rinforzando la crescita delle tante attività imprenditoriali legate ai temi delle produzioni agricole e tipiche, all’accoglienza e alla ristorazione che in questi ultimi anni si sono sviluppate”.
“Attraverso il “Mercato della terra” - dice Antonio Di Somma, assessore all’Agricoltura - intendiamo valorizzare e tutelare le produzioni agricole locali, e creare un nuovo patto tra cittadini e produttori. Tra gli obiettivi vi è anche quello di promuovere un “ruolo attivo” del consumatore che si concretizzi nella fattiva partecipazione al mondo della produzione. I prodotti messi in vendita - aggiunge Di Somma - saranno salutari, genuini, che non abbiano percorso lunghe distanze (Km 0), e che rispettino la stagionalità produttiva. Il nostro intento - conclude l’assessore - è anche quello di garantire la promozione e la valorizzazione delle produzioni agroalimentari tipiche territoriali, la razionalità nei passaggi dal campo alla tavola, nelle relazioni agricoli, la conoscenza della sana e sicura alimentazione, e la promozione di modelli di sviluppo sostenibili".
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