Dopo alcune segnalazioni dei cittadini, l'associazione ambientalista V.A.S. Napoli (Verde Ambiente e Società) ha chiesto formalmente al sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, la documentazione relativa al progetto - finanziato con 145.000 euro dalla Città Metropolitana di Napoli - per la ‘riqualificazione del verde’ di alcune aree cittadine, fra cui via Panoramica.
Proprio qui, infatti, si è già proceduto all’abbattimento di circa la metà dei 155 ligustri presenti, per sostituirli con alberelli di altra essenza (prunus cerasifera), con la motivazione che si tratterebbe di esemplari danneggiati, cariati, parzialmente disseccati o comunque "inadeguati" rispetto al contesto.
«Però da sopralluogo eseguito, con relativa documentazione fotografica - dichiara Ermete Ferraro, coordinatore del sodalizio - la "strage" degli alberelli sempreverdi non sembra avere fondamenti validi, in quanto i ligustri ancora in piedi appaiono dritti, in ottima salute, frondosi e di media altezza. Anche i tronchi degli alberi già tagliati, ma non ancora estirpati dalla ditta incaricata del deceppamento e della ripiantumazione, sembrano quasi tutti sani e vegeti, con l’ovvia eccezione di alcuni di cui è stata provocata volontariamente la morte, soffocandoli con colletti di asfalto nelle fossette alberali».
L’associazione, oltre a chiedere all’Amministrazione di Ercolano la documentazione su tale discutibile progetto, ha sollecitato l’intervento dei Carabinieri Forestali e, insieme ad alcuni residenti, commissionerà ad un agronomo una controperizia sullo stato degli alberi preesistenti, condannati a morte con la strana motivazione di voler ‘riqualificare’ il verde cittadino.
«Non mancavano certo strade spoglie dove piantumare 180 alberi nuovi, grazie al progetto della Città Metropolitana - prosegue Ferraro - ma si è incredibilmente deciso di colpire proprio la rigogliosa alberata di via Panoramica, spiantando ligustri di 4 metri per piantarvi alberelli ancora bassi e privi di fogliame, con l’aggravante che si tratta di finanziamenti erogati dalla Città Metropolitana di Napoli, che prevede l’abbattimento solo “a carico di essenze agronomicamente ammalorate o in contesti inadatti”, non certo a causa della dichiarata “interferenza degli alberi già presenti con le utenze private”».
(comunicato stampa associaizone VAS)