Nel Vesuviano un’illecita attività di recupero e trattamento di rifiuti tessili usati, privi di igienizzazione e sanificazione.
Le Fiamme Gialle della Compagnia di Portici hanno sottoposto a sequestro, ad Ercolano, un locale di circa 110 mq, oltre 3 tonnellate di rifiuti tessili non sanificati, scarti di lavorazione e varie attrezzature da lavoro per rigenerare capi di abbigliamento.
La scoperta è avvenuta, durante i quotidiani controlli anticovid, presso un opificio utilizzato come attività di commercio all’ingrosso, recupero e trattamento di rifiuti tessili di seconda mano, non igienizzati e non sanificati.
In particolare, è stato riscontrato che la titolare di un ingrosso di abbigliamento e accessori riconfezionava e imbustava con nuova etichetta i beni, commercializzandoli come nuovi nelle “piazze” di Roma e Milano.
La responsabile, una 39enne di Ercolano, è stata denunciata per frode in commercio e per violazioni al Testo Unico sull’Ambiente.