A cura della Redazione
Blitz, mercoledì 29 ottobre, nellarea parcheggio di un grande supermercato di Pompei sito in via Plinio (poco distante è situato lingresso degli scavi archeologici). Unoperazione congiunta condotta dal Commissariato di Polizia di Pompei insieme ai finanzieri del Gruppo Torre Annunziata, che ha portato al sequestro di unarea di circa 6.400 metri quadrati, già da tempo destinata al parcheggio degli autoveicoli diretti al noto supermercato. Attualmente la gestione dellarea parcheggio è parzialmente cambiata. Una parte dello spazio (più o meno la metà) è destinata alla sosta a pagamento di autoveicoli (prevalentemente turistici) gestita da una società privata sita Poggiomarino, mentre lo spazio restante continua ad essere adibito a sosta gratuita per i clienti delladiacente supermercato. Nel corso degli accertamenti in loco, è infatti emerso che entrambe le aree di parcheggio erano sprovviste di idonei impianti di smaltimento delle acque piovane, che in caso di precipitazioni si riversano in vasche non a tenuta. Difformità che evidentemente non erano state rilevate in precedenza (allatto del rilascio delle licenze). Il titolare della ditta di parcheggio a pagamento aveva presentato regolare S.C.I.A. ma non aveva ottemperato alle prescrizioni dellUfficio Tecnico Comunale in merito allo smaltimento delle suddette acque. Dintesa con lautorità giudiziaria, tutta larea è stata pertanto sequestrata consentendo lutilizzo della sola zona immediatamente prospiciente al noto supermercato, giusto per lingresso pedonale e le attività di carico e scarico merci. Tale attività di polizia si inserisce in un quadro generale locale di competizione aggressiva delle attività di parcheggi per bus turistici, in quanto quelli a norma (che si dividono la torta di un ricco mercato) sono in pochi e non tollerano concorrenza e/o nuove concessioni o licenze. In tale ambito si spiega anche la lotta senza quartiere al provvedimento del ticket bus del Comune di Pompei, che finirebbe per spostare il baricentro delle aree di sosta dei mezzi turistici penalizzando le ditte che controllano il mercato.
MARIO CARDONE
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