A cura della Redazione
Abbiamo fiducia nella giustizia Ha dichiarato durante il consiglio comunale di ieri, il sindaco di Pompei, in risposta ad un intervento del consigliere comunale dopposizione, Francesco Di Massa, relativamente allepisodio del sigillo giudiziario posto ad un manufatto oggetto della una variante nei lavori pubblici del centro storico di Pompei abbiamo consegnato le carte ad uno studio legale per farci difendere in giudizio ha proseguito Claudio DAlessio la mia opinione e che sia stata fatta confusione tra lavori pubblici (ndr. quali sono quelli in esecuzione in Piazza Schettini) e lavori edili privati. E bastato larco temporale di poco più di unora di un consiglio comunale, che aveva allordine del giorno due delibere che riguardano debiti fuori bilancio, per andare a toccare il nervo scoperto della procedura giudiziaria aperta contro una delibera dellesecutivo comunale di Pompei. Le argomentazioni di Massa indipendente) ed Arturo Sorrentino (Pdl) è che lufficio legale del Comune non faccia fino in fondo il proprio dovere. Mi faccia i nomi dei casi che intende contestare. Ha ribattuto il primo cittadino di Pompei contro le affermazioni di Di Massa, che a sua volta ha promesso di presentare un elenco di nominativi privilegiati nelle vertenze con il Comune. Intanto il consigliere comunale dopposizione ha fatto esplicito riferimento, chiedendo spiegazioni, allepisodio della Fonte Salutare. Lincursione nellargomento di attualità politica non era però attinente allordine del giorno del Consiglio. Il presidente dellassemblea, Salvatore Alfano, lo ha fatto pacatamente notare frenando la discussione in termini contenuti. Limpressione generale che si è avuta alla fine del botta e risposta è che la maggioranza esce fuori più compatta dalla brutta vicenda. Considera le contestazioni mosse dal GIP di Torre Annunziata un polverone alzato dagli avversari in prossimità delle elezioni amministrative. Le due delibere sono state votate allunanimità dai consiglieri di maggioranza (senza astensioni da parte di contestatari, come era stato nella seduta precedente). Sindaco, assessori e dirigenti del Comune sono stati presenti in aula, durante tutto il consiglio, a far gioco psicologico di squadra. La maggioranza politica di Pompei aveva già dimostrato in precedenti occasioni (come la minaccia di commissariamento) che ha le spalle larghe ed i nervi saldi. Non si è sbandata. Allo stesso tempo lopposizione non si è divertita, questo ultimo caso a rigirare il coltello nella piaga. DAlessio e suoi sono stati sempre convinti che gli avversari pericolosi si trovano fuori dal Palazzo.
MARIO CARDONE