Rigettata dal giudice la richiesta di dissequestro dei locali della Medicina Nucleare del Centro Medico Oplonti di Torre Annunziata. Respinta dunque, da parte del gup del Tribunale oplontino, Emanuela Cozzitorto, l'istanza avanzata dai legali della proprietà (Orazio Abbamonte, Alfredo Sorge e Giuseppe De Luca) per consentire la ripresa delle attività ed assicurare in tal modo continuità lavorativa ai dipendenti, in ferie forzate da giorni e a rischio licenziamento.
Resta dunque chiusa la struttura sanitaria specialistica, a seguito della decisione dell'autorità giudiziaria di apporre i sigilli per presunti abusi edilizi perpetrati nella palazzina di via Roma 9/11 che ospita, per l'appunto, la Medicina Nucleare, dove si svolgono gli esami PET e Scintigrafia.
A processo dovranno andare otto indagati, tra cui tre dipendenti comunali e lo stesso direttore del CMO, Luigi Marulo. In bilico, dunque, le sorti di una cinquantina di dipendenti che nei giorni scorsi hanno manifestato tutte le loro preoccupazioni per il futuro occupazionale, ricevendo anche i ringraziamenti della proprietà per il sostegno manifestato in occasione dell'udienza preliminare al Tribunale di Torre Annunziata dello scorso 25 luglio. All'esterno del Palazzo di Giustizia fu organizzato un sit-in con striscioni nel quale si rivendicava la «difesa del nostro lavoro».
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