Altro che sistema fognario! In attesa che si completino, nel 2018, i lavori alla rete affidati dal Comune alla Gori per 3,7 milioni di euro, interventi che consentiranno di eliminare gli scarichi a mare e garantire il deflusso corretto delle acque meteoriche, evitando così gli allagamenti in strada, i torresi sono - in questi giorni caldi d'estate - impossibiltati a tuffarsi nelle acque del litorale oplontino.
Il mare antistante gli stabilimenti balneari è una sorta di cloaca (la foto è stata scattata nella mattinata del 19 luglio da un cittadino). Una patina di liquami, di non meglio identificata provenienza, ne ricopre la superficie.
Saranno le correnti, sarà la presenza di possibili scarichi abusivi, sarà il fiume Sarno. Sta di fatto che i bagnanti sono costretti a restare a riva. Una situazione che ormai va avanti da diverse settimane e alla quale non sembra esserci rimedio.
Alla faccia della tanto decantata balneabilità certificata dall'ARPAC, "riconquistata" dopo decenni di divieti. E' pur vero che una cosa è la contaminazione da batteri (quella che viene evidenziata dalle analisi condotte dall'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale), un'altra è l'inquinamento delle acque marine. Ma di questo passo la distinzione sembra essere del tutto irrilevante. Il bagno non si può fare. E' sufficiente guardare il mare per capirlo. A meno che non si voglia essere protagonisti di un vero e proprio atto di coraggio a scapito della propria salute.
E intanto l'estate prosegue... Per il momento, accontentiamoci della tintarella in spiaggia e di qualche doccia rinfrescante.
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