A cura della Redazione
Sul tavolo del Consiglio dei Ministri di ieri è arrivato il testo del Decreto Sviluppo che contiene, a sorpresa, anche le Zone Franche Urbane. Si tratta di una novità assoluta, arrivata proprio allultimo istante, disciplinata dallarticolo 3 dello stesso testo. Ricordiamo che le ZFU furono accantonate dal governo Berlusconi su un pressing asfissiante della Lega Nord che ne intravedeva benefici quasi esclusivi per il Sud dItalia. Lesecutivo Monti, dunque, riaccende la speranza di possibilità di sviluppo per aree degradate attraverso larticolo 37 che prevede «la possibilità di destinare, nellambito della riprogrammazione del Piano di azione coesione, parte delle risorse attivate al finanziamento delle tipologie di agevolazioni fiscali e contributive della legge 296 del 2006», cioè esenzione dal pagamento delle imposte sui redditi, dellIrap, dellimposta sugli immobili e dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente per le piccole e micro imprese di particolari territori. Per indicare le realtà a cui destinare le risorse il nuovo testo si riferisce alla delibera emanata dal Cipe l11 luglio del 2009 (numero 14), che elencava 22 città, ma di queste sono sopravissute solo quelle ricadenti nelle Regioni Convergenza, cioè Campania, Calabria, Sicilia e Puglia, vale a dire: Torre Annunziata, Napoli, Mondragone, Crotone, Lametia Terme, Rossano Calabro, Gela, Catania, Erice, Taranto, Lecce, Andria. Il decreto di attuazione sarà emanato dal ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il ministro dellEconomia e delle finanze, che stabilirà «la determinazione delle condizioni, dei limiti e delle modalità di applicazione delle agevolazioni, ivi inclusa lindividuazione dei termini di decorrenza e di durata delle medesime agevolazioni».