A cura della Redazione
Che fine ha fatto il ponte di via Sepolcri? Quanto dobbiamo ancora aspettare per vedere finalmente aperta la strada che collega Torre Annunziata con i paesi vesuviani? Dobbiamo ancora credere ai politici che, a distanza di circa sette anni dallabbattimento dellinfrastruttura, ci propinano continue scadenze che non vengono mai rispettate? Sono queste le domande ricorrenti che giungono in redazione. Di fronte a tali istanze è difficile dare una risposta. Molte volte ci siamo interessati dellannosa questione, siamo entrati nel cuore del problema, abbiamo intervistato tecnici e politici, dato la parola a cittadini, associazioni e comitati, abbiamo partecipato a dibattiti. Ed oggi, ancora una volta, ritorniamo sullargomento, cercando di aggiornare i nostri lettori sulla situazione attuale.
Primo punto. Finalmente le fogne del comune di Boscotrecase sono state allacciate al collettore e, tramite questultimo, al depuratore di foce Sarno. Ciò ha permesso di bypassare la fogna sottostante le corsie autostradali, lunico vero ostacolo per linstallazione del ponte, e consentire alla società Autostrade Meridionali di iniziare i lavori per abbassare il manto stradale al fine di raggiungere laltezza necessaria per permettere il transito degli automezzi pesanti. Infatti, il casello di Torre Annunziata Sud è sovente oggetto di chiusura proprio per i lavori in corso.
Secondo punto. La conclusione dellintervento, prevista per il 2 novembre di questanno, probabilmente subirà, ancora una volta, uno slittamento. Si parla di qualche mese ma ad essere ottimisti via Sepolcri potrebbe essere riaperta entro il 2012. Dicembre, dunque, diventa la prossima (e speriamo lultima) scadenza fissata per la riapertura della strada chiusa dal 2006, allorquando iniziarono i lavori della terza corsia dellautostrada Napoli-Pompei-Salerno. Da allora, tra rimpalli di responsabilità e manifestazioni pubbliche di protesta, un vero e proprio calvario ha caratterizzato la vita di tanti cittadini e dei residenti della zona, costretti ad interminabili giri panoramici in auto per poter raggiungere il cimitero, lospedale della vicina via Lenze e le proprie abitazioni.
Terzo punto. Lallacciamento delle fogne al collettore, che attraversa tutto il sottosuolo del comune di Torre Annunziata per circa 5 chilometri, porterà anche altri vantaggi. In caso di forti piogge, infatti, non ci sarà più la fiumara dacqua che di solito inonda le strade della città. I flussi provenienti dai paesi vesuviani, infatti, saranno convogliati nel collettore, che ha una portata di 15 mila litri al secondo, la metà di quella del fiume Sarno.
Inoltre, potremo sperare nella pulizia del nostro litorale, dal momento che le acque reflue non verranno più sversate a mare, ma convoglieranno proprio nel collettore. E così, dopo ben 40 anni (tanti ne sono trascorsi dal 1973, anno in cui lepidemia di colera costrinse al divieto di balneazione lungo la costa torrese), torneremo a fare il bagno in acque meno inquinate, senzaltro più pulite di oggi.
Nellimmediato, per evitare gli eventuali allagamenti in via Fusco e via Gino Afani, la Gori dovrebbe provvedere ad aprire le saracinesche e far convogliare le acque reflue nello scarico a mare di Punta Oncino.
Cosa che veniva regolarmente effettuata quando le fogne erano di competenza del comune di Torre Annunziata.
ENZA PERNA