E’ accaduto nella mattinata di sabato, in un’abitazione in Rufina, comune con poco più di 7mila abitanti in provincia di Firenze.

Una donna di 34 anni è stata trovata morta nell’abitazione che condivideva con il compagno, un uomo di 37 anni, ed il loro piccolo di appena 2 anni.

A lanciare l'allarme e chiamare i soccorsi sarebbe stato il padre dell'uomo, che vive insieme alla moglie in un appartamento sullo stesso pianerottolo. Preoccupato per alcuni forti rumori provenienti dall’appartamento del figlio, ha bussato alla porta ed è stato aperto dal figlio che aveva un coltello tra le mani sporche di sangue. Attimi infiniti e drammatici che hanno comunque consentito di disarmare il figlio che è però corso verso la finestra, lanciandosi dal secondo piano.

Trasportato con l’elicottero all’Ospedale di Careggi, è ricoverato in codice rosso.  Sono in corso le indagini dei carabinieri: dalle prime ricostruzioni sembra che la donna sia stata uccisa da una serie di coltellate inflitte dal suo compagno. La coppia, entrambi italiani, viene descritta come una famiglia tranquilla, serena, senza contrasti. Nulla lasciava presagire la tragedia.

Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Rufina, Daniele Venturi, “Era una coppia normalissima, non c'è niente che poteva far presagire una cosa del genere. Li conoscevo, il paese è piccolo, io sono poco più grande di loro. In particolare lui è architetto e ha delle proprietà immobiliari, e mi aveva detto che aveva delle idee che voleva sviluppare su Rufina". Il piccolo di 2 anni è ora affidato agli affetti dei familiari.