Un gruppo di scienziati statunitensi e britannici ritiene di aver scoperto il meccanismo di innesco che porta ai coaguli di sangue nei rari casi di trombosi dopo la vaccinazione con l’AstraZeneca.
Secondo i ricercatori il processo a catena inizierebbe con una proteina del sangue attratta da un componente del vaccino. Tutto avrebbe inizio con la proteina del fattore quattro delle piastrine del sangue, che verrebbe attratta come un magnete dalla parte esterna dell’adenovirus, il vettore virale usato nel vaccino anti-Covid AstraZeneca. Questo fenomeno darebbe il via ad un primo conglomerato, che poi scatenerebbe una reazione a catena del sistema immunitario che, in rari casi, può culminare in pericolosi coaguli.
Secondo la multinazionale biofarmaceutica anglo-svedese, con sede a Cambridge, il proprio vaccino avrebbe salvato più di un milione di vite in tutto il mondo e prevenuto 50 milioni di casi di Covid. Tuttavia, constatati i pur rari casi accertati di trombosi, l'utilizzo di questo tipo di vaccino nel mondo è stato fortemente ridotto.