Il responso delle urne in questa prima tornata elettorale a Torre Annunziata ha sancito il ballottaggio tra i candidati sindaco Corrado Cuccurullo, del centrosinistra, e Carmine Alfano, di Alleanza Straordinaria. Il primo ha totalizzato 8.724 voti, con un vantaggio di 1.600 voti rispetto al secondo (7.123 preferenze). Ma al ballottaggio si annulla tutto e si riparte da zero.

Gli altri due candidati a sindaco usciti sconfitti dalla competizione elettorale, Lucio D’Avino e Mariantonietta Zeppetella, hanno raccolto insieme il 25% delle preferenze, un apprezzabile risultato se si pensa che Oplonti Futura e il M5S si presentavano per la prima volta al cospetto degli elettori di Torre Annunziata.

Domenica 23 e lunedì 24 giugno, quindi, si ritornerà a votare per decidere chi debba essere il prossimo sindaco. La modalità di voto questa volta è molto più semplice: basta apporre solo una croce sul nome del candidato sindaco prescelto.   

Nel frattempo non ci sono stati apparentamenti (la scadenza è per oggi, domenica 16 giugno), ed entrambi gli schieramenti perdenti hanno deciso di lasciare piena libertà ai propri elettori di votare secondo le proprie convinzioni.

Ma torniamo al voto dell’8-9 giugno soffermandoci su qualche dato e alcune curiosità.

La lista che ha ottenuto più voti delle 18 in competizione è stata quella del Partito Democratico (2.264 voti), seguita da Oplonti Futura (2.246) e dal M5S (2.207), le uniche, insieme a Fare Democratico (2.050 voti), che hanno superato la soglia dei 2.000 voti.

Quella che ha preso meno voti è PER, con 472 preferenze. Una curiosità nella curiosità: nel caso vincesse al ballottaggio Cuccurullo, PER non entrerebbe in Consiglio comunale, con Francesco Alessandrella, per soli 5 voti, in quanto l’ultimo posto utile verrebbe assegnato a Torre Libera con un quoziente di 476 voti.   

Il candidato più votato, invece, è stato Antonio Pallonetto, che con 1.030 preferenze ha preso più della metà dei voti di Fare Democratico. A seguire Davide Alfieri (Torre Libera) con 719 voti e Alfonso (detto Roberto) De Rosa, con 508 voti. Molti si chiedono come sia possibile che un candidato, peraltro senza fare coppia con nessun candidato donna, prenda un plebiscito di voti. La risposta è semplice: Pallonetto, infermiere professionale, è costantemente al servizio della comunità, 365 giorni all’anno. Se avesse presentato una sua lista con un solo candidato (lui) e 15 riempilista avrebbe ottenuto da solo, nella coalizione vincente, due seggi.

Ma a fronte di un candidato con oltre mille voti, ce ne sono stati 38 con 0 voti. Solo 5 liste non ne presentano: Torre Libera, Popolari per la Pace, Italia Viva, Oplonti Futura e M5S.

Record di donne in Consiglio comunale. Se al ballottaggio vince Cuccurullo, ce ne saranno 10: 9 del centrosinistra, nessuna del centrodestra e di Oplonti Futura, e 1 del M5S. Se vince Alfano le donne scendono a 7 (4 del centrodestra, 2 del centrosinistra, 1 del M5S).

Sempre riguardo alle presenze delle donne in Consiglio comunale, nel caso vincesse Cuccurullo al ballottaggio, tre liste (+Europa, Progressisti e Democratici, Azione) eleggerebbero ciascuna una rappresentante donna.

Una curiosità sui candidati sindaco. Su quattro, tre hanno ottenuto più voti delle loro liste: + 808 D’Avino, +122 Zeppetella, + 15 Cuccurullo. Solo Alfano ne ha ottenuti di meno: 553.

Vediamo il quadro delle liste presenti in Consiglio comunale se vincesse l’uno o l’altro candidato.

Oplonti Futura e il M5S avrebbero sempre loro rappresentanti indipendentemente da chi vinca al ballottaggio.

Vince Cuccurullo: 7 liste per la maggioranza (l’unica esclusa sarebbe PER) e 4 della minoranza (Fare Democratico, 3C, Torre dei Valori e Italia Viva).

Vince Alfano: 8 liste della maggioranza e 4 della minoranza (PD, Torre Libera, Area Socialista e Popolari per la Pace).

Vediamo, infine, chi è stato eletto già consigliere comunale indipendentemente dall’esito del ballottaggio.

Partito Democratico: Gaetano Ruggiero e Antonietta Colletto:

Torre Libera: Davide Alfieri (consigliere comunale uscente) e Clelia Sansone.

Area Socialista: Brunone Avitabile (consigliere comunale uscente).

Popolari per la Pace: Alfonso De Rosa.

Fare Democratico: Antonio Pallonetto (consigliere comunale uscente), Maurizio Palumbo.

3C: Mauro Iovane (consigliere comunale uscente).

Italia dei Valori: Raffaele De Stefano (già consigliere comunale).

Italia Viva: Michele Avitabile (consigliere comunale uscente.

Oplonti Futura: Lucio D’Avino.

Movimento 5 Stelle: Mariantonietta Zeppetella.

Un’ultima e non secondaria annotazione. La coalizione vincente sarà rappresentata da 15 consiglieri comunali (60% dei consiglieri eletti). Il 60% di 24 è 14,40%, da approssimarsi per eccesso a 15 (sentenze del Consiglio di Stato).

Secondo i nostri calcoli, nel caso vincesse Cuccurullo al ballottaggio, Oplonti Futura avrebbe 2 consiglieri comunali; se vincesse Alfano ne avrebbe solo 1 (vedi tabella sotto).

Tuttavia è il seggio centrale l’unico organismo legittimato a proclamare gli eletti.