A cura della Redazione

A 48 ore dall’ufficialità dei dati che portano al ballottaggio, Corrado Cuccurullo candidato sindaco del centrosinistra si rivolge ai cittadini di Torre Annunziata.

«Voglio ringraziare gli 8.724 elettori che l’8 e il 9 giugno si sono recati alle urne per scegliere me come sindaco della nostra città. Abbiamo raggiunto un risultato elettorale pari al 42% e questo ci dimostra che la proposta politica che abbiamo portato avanti in questi mesi è stata apprezzata ma soprattutto compresa, dando così un taglio netto con il passato. La città ci ha dimostrato grande fiducia e ci impegneremo per onorarla con azioni concrete.

Nelle prossime due settimane continuerò a condurre la mia campagna elettorale così come ho cominciato: parlando dei problemi della città, delle possibili soluzioni da attuare e del nostro programma. Condurrò una campagna elettorale seria e concreta, evitando di farmi coinvolgere dalle polemiche sterili che invece non si sono mai fermate. Voglio precisare che il mio silenzio non è acquiescenza ma una ferma determinazione ad evitare gossip di ogni tipo, alimentando l’antico male della politica di questa città a cui si sono assuefatti - purtroppo - anche i media, avvitandosi in un circuito vizioso ed infinito. Il degrado della vita politica - prosegue il candidato sindaco -  ha raggiunto un punto tale in cui le discussioni si animano su tutto tranne che sulle necessità reali della città. Eleanor Roosevelt, moglie del presidente Franklin Delano Roosevelt, diceva: “Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone”, una citazione che dovremmo ricordarci tutti più spesso.

Nessuno, neanche i media, si chiede perché alcuni candidati evitano ogni forma di confronto e non parlano mai di programmi e azioni reali per il bene di Torre Annunziata. Si parla di legami di parentela e non si evidenzia che con la coalizione di centrosinistra saranno elette 9 donne su 15 consiglieri di maggioranza, un fatto realmente straordinario e innovativo per la nostra politica. Non si rende conto che se vincesse la coalizione di centrodestra ci sarebbero gli stessi identici consiglieri della precedente amministrazione. Non si sottolinea che eventuali consiglieri del centrodestra, con lo stesso cognome, potrebbero essere familiari.

Si parla di legami di parentela addebitando responsabilità politiche al candidato sindaco, come se in una città con poco più di 40mila abitanti, e un’elezione amministrativa con 415 candidati – tra cui membri delle stesse famiglie, anche nello stesso schieramento – si dovessero allargare le stesse responsabilità a consanguinei ed affini.

Si ignorano, poi, le incongruenze logiche espresse in conferenze stampa dove il silenzio dei media è alquanto imbarazzante: se per il candidato sindaco del centrodestra il 58% dei cittadini non vuole il PD, è altrettanto vero che oltre il 66% non vuole Alfano e la sua coalizione».