I finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli hanno dato esecuzione ad un sequestro beni nei confronti di un imprenditore ritenuto affiliato al clan dei Casalesi. Sotto sigilli 35 immobili (15 fabbricati e 20 terreni), 12 autoveicoli, 3 società nel settore edile ed immobiliare, quote societarie, rapporti bancari e postali, per un valore complessivo di oltre 8 milioni di euro.
L'imprenditore colpito dal provvedimento è Luciano Licenza, originario di San Cipriano d’Aversa e residente a Casapesenna, tratto in arresto - nel luglio del 2015 - nell’ambito dell’operazione “Medea”. Processato, in primo grado è stato condannato a sei anni di reclusione dal tribunale di Napoli per associaizone mafiosa.
Le investigazioni, all’epoca condotte dai Carabinieri del ROS di Napoli su delega della locale DDA, evidenziarono come Licenza, unitamente ad altri imprenditori, nel periodo 2001-2013 avrebbe ricevuto dl superboss Michele Zagaria, per il tramite delle sue influenze su alcuni dirigenti e funzionari presso la Regione Campania, ingenti commesse per l’esecuzione di lavori di somma urgenza sottesi alla gestione del ciclo integrato delle acque, erogando in cambio somme di denaro allo stesso capoclan e ai componenti della sua famiglia.
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