Si è presentato in un esercizio commerciale e, con la scusa che gli fosse stato servito tardi il caffè che, a suo dire, aveva ordinato, ha scagliato un pugno in faccia al titolare, provocandogli lesioni guaribili in 10 giorni.
A seguito proprio di quelle lesioni, gli agenti del Commissariato di Polizia “Bagnoli” hanno svolto delle indagini al fine di acquisire elementi utili all’identificazione dell’ignoto aggressore.
I poliziotti hanno accertato che l’uomo, in effetti, si era presentato già qualche settimana prima e, approfittando d’essere il figlio di un pregiudicato della zona, deceduto 5 anni fa, asseriva di comandare lui nel quartiere.
L’estorsore chiedeva che gli fosse corrisposta la somma di 500 euro, per poi rivedersi, nuovamente, a Natale per ricevere dalla vittima un altro “regalo”.
La vittima, già in ristrettezze economiche, proprio in virtù dei problemi economici legati all’attività lavorativa, dopo una lunga trattativa con l’estorsore, al quale cercava di spiegare di non essere in grado di poter pagare, alla fine gli corrispondeva solo la somma di 100 euro.
Nella giornata di ieri, P.E. di 25 anni, in evidente stato di agitazione, al fine di affermare la sua supremazia e non avendo mandato giù il fatto che non gli fosse stata corrisposta l’intera somma da lui richiesta, si è presentato nel negozio ed entrava direttamente dietro il bancone, scagliando un pugno sul naso al titolare, per poi crearsi come alibi, innanzi ai clienti presenti, che stava attendendo un caffè che non gli era stato ancora servito.
Il 25enne, che frequenta persone legate al clan D’Ausilio, è stato sottoposto a fermo perché responsabile del reato di estorsione aggravata, nonché è stato denunciato in stato di libertà per il reato di lesioni personali.
Gli agenti, che con non poche difficoltà sono riusciti a ricostruire l’intera vicenda, hanno condotto l’uomo al carcere di Secondigliano.