Un viaggio rilassato ma intenso attraverso la musica, trasportati da melodie sensuali, suoni morbidi e vibranti. E’ quello che si percorre con ENZO PIETROPAOLI YATRA QUARTET, in concerto domenica 5 luglio nel suggestivo Tempio di Nettuno, complesso termale un tempo tra i più grandi e monumentali dell’antica Puteoli, in un mix di composizioni originali e brani attinti a culture anche lontane dalla musica jazz.
Yatra in urdu hindustani significa “viaggio”, quello affrontato dal gruppo nel 2011, alla volta dell’India, per una doppia esibizione, ma che diventa percorso dell’anima fatto di melodie vellutate e penetranti. Dopo i primi due CD, “Yatra” registrato per la VVJ in collaborazione con Jando Music e Via Veneto Jazz e “Yatra vol. 2” nel 2013, è quest’anno la volta di “Yatra vol. 3”, che chiude la trilogia. Un repertorio di dieci pezzi, cinque originali scritti da Pietropaoli e cinque tributi a vecchi e nuovi “vissuti” musicali, quali Stevie Wonder, Janis Joplin, Tom Waits, i Blur e un brano di Gianni Morandi firmato Luis Bacalov. Il cd “Yatra” è stato, decretato dai lettori di JazzIt come “Miglior Album del 2011”, Enzo Pietropaoli “Miglior Bassista del 2011” per Musica Jazz e nel 2013, Yatra Quartet è proclamato, sempre nei Jazz Awards di Musica Jazz, “Miglior Gruppo Italiano dell’anno ”.
Pietropaoli è affiancato dai bravissimi musicisti: Julian Mazzariello (piano) e Alessandro Paternesi (batteria), Fulvio Sigurtà (tromba).
L'artista, che ha esordito professionalmente con il “Trio Di Roma” (Danilo Rea e Roberto Gatto) nel 1975, ha suonato e inciso al fianco di molti grandi musicisti, da Chet Baker a Lester Bowie, da Bob Berg a Lee Konitz e ancora Archie Shepp, Phil Woods, Richard Galliano, Pat Metheny, John Scofield, Kenny Clarke, Billy Cobham.
Gli altri Appuntamenti del Festival
Il 4 luglio con il blues dei Pepper and The Jellies al Rione Terra. Ingresso gratutito
E ancora si prosegue sulle note di artisti del calibro Lino Patruno, il “senatore del Jazz”, con His Blue Four (11 luglio – Marina Militare di Miseno) e il loro omaggio a Joe Venuti ed Eddie Lang. Si passa poi alla scoperta di nuovi talenti come quello del recente e apprezzato giovane artista californiano, vincitore nel 2014 del Soul Album of the Year e riconosciuto Best New Artist e Migliore voce maschile 2015, Jarrod Lawson (12 luglio – Solfatara), compositore, tastierista e cantante fortemente ispirato ad artisti del calibro di Stevie Wonder e Donny Hathaway. E infine i Camera Soul (17 luglio – Lido Giardino, Lucrino), band dei fratelli Pippo e Piero Lombardo che partendo dal jazz-bossa approda al genere soul-funk, richiamando artisti come EWF, Al Jarreau, Jamiroquai e Incognito e che negli ultimi 4 anni si è consacrata a livello internazionale.
Il Festival si chiude il 19 luglio con l’ultimo appuntamento in uno dei Jazz Club, tra i vari del territorio che saranno interessati nel corso dell’intera rassegna da serate musicali, in abbinamento a proposte gastronomiche.
La rassegna, che quest’anno ha ricevuto i ringraziamenti dell’UNESCO e del Thelonius Monk Institute of Jazz per aver onorato e dunque portato in Italia a Pozzuoli la Giornata Internazionale del Jazz, è organizzato dall’Associazione Jazz & Conversation, impegnata da anni a testimoniare il proprio ruolo nella cultura dei Campi Flegrei, attraverso un percorso in cui la musica incontra il territorio, la suggestione dei suoi paesaggi, la sua storia e le sue contraddizioni. La manifestazione è organizzata in collaborazione con l’Azienda autonoma di Cura Soggiorno e Turismo di Pozzuoli e si avvale del patrocinio morale del Comune di Pozzuoli, nonché del contributo dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli.
Partner, inoltre, della rassegna è la città della pace, Assisi. Al termine di ogni concerto gli artisti ricevendo in omaggio la BOMBA DELLA PACE, DELL’AMORE E DELLA PASSIONE del maestro Raffaele Ariante (artista puteolano che vive ad Assisi da ormai oltre 20 anni), diventano simbolicamente “messaggeri di pace e di condivisione attraverso la musica”