Da promessa a certezza: il cammino di Irma la dolce, di Irma la tosta, di Irma Testa insomma, si è compiuto.
Sul ring è la donna più forte del mondo, anche se combatte nella categoria giovani (youth). Secondo titolo conquistato in pochi mesi: prima il campionato mondiale a Taipei, poi quello europeo, in Ungheria.
Che cosa volere di più per una ragazza partita da qui, da Torre Annunziata, dalla palestra dei sogni costruita in cinquanta anni da Lucio e Biagio Zurlo? Sarebbe il massimo, se non fosse già cominciato l’anno più lungo per la poliziotta Irma, l’agente con licenza speciale per una missione specialissima: vincere un’Olimpiade.
Sarà Rio il set della prossima impresa, dal 5 al 21 agosto del 2016: il count down è già partito. Le vittorie contro una ungherese, una romena, una svedese e infine una turca fanno parte di una lunghissima anteprima che farà appassionare al pugilato una cittadina intera. Il gala di luglio, sulla spiaggia, è stato illuminante: quella notte le stelle erano tutte sul ring, in platea un pubblico come solo il calcio, cioè il Savoia, finora era riuscito a esaltare.
Il tempo, forse, è cambiato. Anche grazie a Irma la grande, la più grande.