A cura della Redazione
La Matematica finalmente ha bussato alle porte del Giraud. Ha chiesto di parlare con il capitano dei bianchi Ciccio Scarpa e, ufficialmente, ha consegnato nelle sue mani un pass con due parole stampate: Lega Pro. La Signora dei numeri certi per una volta si è autorizzata una trasgressione: ha messo da parte la sua figura istituzionalmente austera e pragmatica ed ha lasciato lo stadio con un sorriso compiaciuto e gioioso. Missione compiuta: il Savoia è promosso. Riconquista dopo tredici, lunghi anni quella serie C che un uomo venuto dal nulla aveva indebitamente sottratto ad unintera comunità nella rovente estate del 2001. E lo fa attraverso un autentico trionfo, da protagonista di una stagione agonistica superlativa, come poche, pochissime vissute nella ultracentenaria storia del club calcistico torrese. Con due giornate danticipo, dunque, il Savoia stacca il tagliando che conduce direttamente in Lega Pro. Una promozione quanto mai opportuna nei tempi di maturazione perché coincide con la rivoluzione storica contenuta nella riforma della terza serie calcistica nazionale e che sarà attuata con il prossimo campionato 2014/15. Dopo quasi quarantanni la cosiddetta serie C verrà riunita in una categoria unica senza i frazionamenti (le varie C1, C2, I e II divisione) che ne hanno caratterizzato il profilo per molti lustri. Unoccasione ghiottissima, agognata da tante, importanti piazze. Una sorta di doppio salto che catapulta i bianchi dal lungo purgatorio nei dilettanti, durato fin troppo, al nuovissimo, scintillante palcoscenico di quella che molti addetti ai lavori si sono affrettati a ribattezzare serie B2. La città è impazzita di gioia. Non aspettava altro che la conferma matematica, ma di fatto già da oltre un mese si preparava a festeggiare un traguardo inseguito per un lunghissimo lasso di tempo. Tredici anni dove si sono sovrapposti fallimenti, umiliazioni, approssimazioni ma anche successi e gioie. Tutto, però, confinato nella taglia dei dilettanti, abito che tanto sta stretto ai tifosi torresi. Un concetto metabolizzato immediatamente da Lazzaro Luce, il personaggio-chiave nonché protagonista assoluto del trionfo certificato questo pomeriggio al Giraud. E lui lartefice fondamentale della cavalcata che ha visto i calciatori in casacca bianca occupare la prima posizione in graduatoria dalla prima giornata senza mai staccarsene. Savoia capolista di professione anche nella conduzione societaria: ineccepibile, inappuntabile, esemplare. Nonostante le complesse vicende personali che tuttora sta affrontando il presidente. Difficoltà (termine a dir poco eufemistico) che hanno fatto emergere qualità manageriali di un gruppo dirigenziale di assoluto livello capace di trasformare tormenti e angosce in certezze e serenità. Ostacoli invalicabili che avrebbero frenato, limitato e distrutto chiunque, ma non Quirico Manca & Co.
E grazie a loro, alla loro passione, alla loro abnegazione se Torre Annunziata può festeggiare la promozione in serie C.
GIUSEPPE CHERVINO
FOTO CIRO GAGLIARDI
La partita con il Licata, per la cronaca, termina 7-2. In gol, per il Savoia, Scarpa (tre reti), Meloni, Carotenuto, Tiscione e Longo. Per il Licata vanno a segno Sciortino e Zarbo. I siciliani si sono presentati al Giraud con la formazione juniores (il più piccolo ha appena 16 anni), e a scendere sul terreno di gioco sono in dieci. Evitano così la radiazione. Un plauso a loro per aver onorato il match.
Clicca quì per la FOTO GALLERY