A cura della Redazione
Anche la boxe ha i suoi fratelli Campioni d´italia. Come il canotaggio ha avuto i fratelloni Abbagnale, o il calcio i fratelli Baresi, solo per citare quelli più conosciuti degli altri sport, nel pugilato si sono aggiunti i fratelli Nespro (nella foto).
Gaetano (a destra nella foto) Campione Italiano dei pesi medi, recentemente ha riconquistato il titolo Italiano a Savignano sul Rubicone contro l´emiliano Matteo Signani, convincendo se stesso ed il suo team che può tranquillamente sperare in traguardi che vanno al di là del territorio nazionale. Francesco, invece, ai recenti Campionati italiani disputatisi a Crotone, si è laureato campione Italiano nella categoria dei 64 kg, sconfiggendo nella semifinale l´Abbruzzese Cupri con il verdetto di 20 a 5, ed in finale con un secco 18 a 1 si è sbarazzato del marchigiano Walter Perugini, a testimonianza del divario tecnico e di classe che esiste tra il giovane talento della Boxe Vesuviana ed i suoi avversari. Per Francesco si tratta della consacrazione a livello nazionale, dopo che recentemente era diventato già un veterano a livello internazionale, conquistando una medaglia d´oro ai campionati della Comunità Europea, svoltisi a Stintino in Sardegna; una di Bronzo, agli Europei di Liverpool, con la partecipazione ai mondiali cadetti di Istanbul, e recentemente a quelli juniores di Guadaljara in Messico, centrando in entrambe le competizioni i quarti di finale.
Per il futuro entrambi hanno obiettivi di grande prestigio. Come quelli a breve termine di Gaetano. «Dopo la conquista del Titolo Italiano afferma -, che non avevo potuto difendere l´estate scorsa a causa di una varicella che mi aveva colpito durante il periodo di preparazione, voglio avere un´opportunità europea per il 2009. Per quanto riguarda, invece, mio fratello Francesco - continua - è da anni che si parla bene di lui. Pertanto sono particolarmente felice che entrambi siamo Campioni d´Italia. Questo dà onore alla Boxe Torrese, oltre che alla famiglia Nespro, che sicuramente proseguirà in questa tradizione pugilistica. Infatti i miei due fratelli più piccoli, gemelli di 9 anni, già frequentano la palestra di via Parini del maestro Zurlo, oltre naturalmente mio figlio, che già da quando aveva un anno veniva a vedere i miei allenamenti».
Ancora più ambizioso è l´obiettivo che si prefigge Francesco. «Il mio pensiero fisso è quello di poter partecipare alle Olimpiadi, penso di averne i mezzi dal momento che già da un anno mi alleno con la squadra azzurra che recentemente ha partecipato alle Olimpiadi di Pechino, quindi è naturale che le mie ambizioni sono proiettate alle prossime Olimpiadi. Intanto nel 2009 cercherò di entrare a far parte del Gruppo Sportivo dell´Esercito o della Polizia in modo che potrò fare il pugilato senza alcun tipo di distrazione».
RBZ