A cura della Redazione
Ci risiamo! Anche questanno unestate rovente attende i tifosi torresi. Purtroppo nemmeno il centenario sembra poter scacciare le ombre minacciose di un futuro caratterizzato da incertezze. O almeno queste sono le premesse. Luigi Giannatiempo è lennesimo presidente che getta la spugna perché non intenzionato a continuare da solo la sua avventura a Torre Annunziata. Poco dopo il termine della regular season, nel socio di maggioranza si fa largo la convinzione che il sodalizio oplontino possa passare in mani migliori. «Al Savoia arriverà senzaltro un presidente più competente di me, in grado di regalare grosse soddisfazioni alla piazza», sostiene con rassegnazione e, forse, con un pizzico di rammarico. Il divorzio tra limprenditore nolano ed il sodalizio oplontino era già nellaria. Giannatiempo prova a spiegarne la ragione: «Le motivazioni sono sempre le stesse afferma e sarò costretto a ripetermi: sono rimasto solo. Ho cercato fino allultimo di coinvolgere altre persone e di far entrare in società nuovi soci, ma non ci sono riuscito». Molti speravano che il rapporto tra Giannatiempo e la società non si interrompesse così in fretta. Fino alla gara con il Grottaglie, infatti, il presidente aveva affermato di avere seri progetti in mente e di voler costruire per la prossima stagione una vera corazzata ammazza campionato. Il concetto era stato ribadito dal massimo dirigente anche nellintervista rilasciata in occasione dellanticipo su Rai Sport Sat. E con una ricerca a ritroso nei nostri taccuini scopriamo dichiarazioni, cadenzate nel tempo, che ripetono più o meno lo stesso refrain: «Questa è una stagione di assestamento. Lanno prossimo avremo uno squadrone!». Ad appena un mese di distanza dallultimo debito verbale contratto in diretta su TV satellitare, ecco ufficializzata la notizia del suo abbandono. Lunica certezza (da verificare anche questa
) è liscrizione al campionato di serie D 2008/2009. Davvero riduttivo per una compagine che proprio questanno avrebbe potuto festeggiare alla grande il centesimo compleanno. «La società è in vendita, non in svendita!», ha sottolineato il presidente torrese, nonostante il suo commercialista abbia ricordato che per acquisire il pacchetto completo dellF.C. Savoia bastano meno di 300mila euro. Un importo che dovrebbe garantire, quindi, anche la liquidazione del 40% dei soci di minoranza. Già, la compagine sociale. Probabilmente la nota più dolente di tutta la gestione del campionato appena conclusosi. Il conflitto tra Giannatiempo e gli altri proprietari è iniziato quasi subito e si è trascinato per tutto larco della stagione arrivando a compromettere seriamente il risultato sportivo. La stucchevole vertenza salariale dei calciatori ha praticamente caratterizzato tutto il girone di ritorno. Agli atleti appariva minata la solidità societaria e non si sentivano tutelati dal punto di vista economico. Dopo laddio forzato dellallenatore Sergio La Cava, inconsciamente si sono lasciati andare ad una sorta di ammutinamento facendo naufragare una navicella che già aveva issato la bandiera playoff. Ma questa è una storia destinata già agli archivi. Rileggerla potrebbe essere utile solo per capire perché un imprenditore arrivato appena a novembre per fare calcio a Torre, scappa via dopo nemmeno sette mesi. E magari capitalizzare lesperienza negativa per organizzare un futuro meno incerto del presente. Giannatiempo ha smentito tutte le trattative per la cessione delle sue quote che i soliti rumors hanno diffuso nellambiente. Tranne una. Quella con limprenditore siciliano Gianfranco Visone (nella foto) che, proprio la sera della conferenza stampa di commiato del presidente (giovedì 8 maggio), aveva chiesto telefonicamente informazioni sul costo della società dichiarandosi disponibile ad investire subito 300mila euro. Al momento di andare in stampa arrivano notizie sugli sviluppi di questa ipotesi. Visone, da anni insediato con le proprie attività tra nolano e vesuviano ed attuale presidente del Nola Calcio, non commenta su un suo possibile interessamento per la società torrese. Ha confermato, invece, la sua visita di martedì scorso a Torre Annunziata. Accompagnato dal medico sociale del Savoia, dottor Giuseppe Raiola, e dal direttore sportivo Felicio Ferraro, ha visitato lo stadio Giraud per poi incontrare il sindaco Starita. E lo stesso Raiola a dettagliare la vicenda. «Non abbiamo nulla da nascondere. Il dottor Visone è interessato ad ampliare la propria sfera imprenditoriale - afferma il medico - e Torre Annunziata rientra nei suoi interessi. Per questo ha visitato la galleria del Giraud, oltre ad alcuni altri siti. Io lho accompagnato nella mia qualità di amministratore comunale, insieme a Felicio Ferraro, mio amico. Dopo abbiamo incontrato il sindaco come si suol fare per qualunque imprenditore interessato ad investire nella nostra città. Il suo impegno economico - aggiunge - sarebbe per noi positivo, pertanto il dottor Visone sarà il benvenuto. Tutto ciò, però, non ha a che fare direttamente con il Savoia». Giuseppe Raiola poi chiarisce: «Gianfranco Visone è impegnato con la sua squadra nei play off promozione, al momento non si è parlato del Savoia. Qualora vi fosse un suo interesse per la squadra - sottolinea - provvederemo a farlo incontrare con il socio di maggioranza per trattare leventuale cessione. Ma da qui a dire che il dottor Visone ha rilevato il Savoia ce ne corre. Di certo è che si sta lavorando per assicurare un futuro importante alla nostra gloriosa squadra. Lo meritano i tifosi - conclude Raiola - lo merita la città, lo merita lintero movimento calcistico nazionale».
IVANA SAMMARCO