A cura della Redazione
Gli ultimi avvenimenti di casa Savoia hanno scosso non poco il pubblico torrese. Prima la rottura tra società e calciatori, poi quella tra calciatori ed allenatore ed infine le dimissioni del tecnico. Tutti si attendevano che, sbollita la rabbia e la delusione, La Cava facesse dietro-front, tornando a rioccupare il suo posto sulla panchina dei bianchi. Così non è stato ed evidentemente le condizioni che aveva imposto il coach per il suo rientro non si sono verificate. Nonostante le divergenze tra il socio di maggioranza Giannatiempo ed i calciatori siano state appianate e nonostante la squadra abbia cercato in ogni modo di dissuaderlo, lex allenatore del Bitonto ha dichiarato di essere giunto allepilogo della sua esperienza al Savoia. Lui stesso ha affermato di non essere affatto felice della situazione che si era venuta a creare: Con le mie dimissioni - dice La Cava - volevo che venisse fuori finalmente la verità, favorendo tutte quelle azioni utili per restituire allambiente la necessaria compattezza. Il presidente e i dirigenti lo sanno bene: se non si creeranno tutti i presupposti da me indicati, è molto improbabile rivedermi ancora a Torre. E stata una decisione più che sofferta. La Cava ha dovuto lasciare la sua creatura, quella che ha fatto a poco a poco crescere e maturare, in un momento decisivo per entrambi. Domenica, forse, tutti si attendevano che lesito della partita con la Viribus fosse diverso. E invece, uno scialbo pareggio senza reti, che non ha permesso al Savoia di approfittare del momento più positivo e prolifico della stagione, conquistando lintera posta nel primo dei due incontri consecutivi tra le mura del Giraud. Contro il Matera, e per le restanti partite di campionato, coadiuvato dal neo preparatore atletico Natale Marzullo, toccherà al vice di Sergio La Cava, Giuseppe Nunziata, guidare il team biancoscudato. Al suo esordio come primo allenatore non ha potuto rinunciare, considerato che questa scelta è stata fortemente voluta proprio dal suo predecessore e dalla società. Devo molto a Sergio La Cava, sono ben quattro stagioni che lavoriamo insieme. Dopo le sue dimissioni era giusto che facessi lo stesso, ma è stato il primo a dissuadermi. Spero soltanto - sostiene Nunziata - di portare avanti nel migliore dei modi il lavoro che lui ha egregiamente svolto finora. Riguardo lobiettivo da centrare, quando mancano cinque giornate alla fine dei giochi, dice: In mente abbiamo senza dubbio i playoff ed i calciatori ci credono fortemente. Non possiamo buttare al vento i sacrifici fatti. E giusto provarci fino alla fine. Il derby con la Viribus, però, non è sembrato rispecchiare questa idea. Anzi. E assolutamente vero, ma anche contro il Lavello ho notato poca concentrazione. Il fattore mentale purtroppo fa la differenza - aggiunge il tecnico - ed il risultato lo hanno visto tutti sul rettangolo di gioco. Penso comunque che questa delicata fase sia stata superata in settimana. Speriamo che la partita con il Matera mi dia ragione. Poi, conclude con un giudizio sul prossimo match. Ancora assente capitan Scognamiglio mentre la compagine della città dei sassi dovrà rinunciare allo squalificato Marsico: Non prendiamo sottogamba questa squadra. I biancoazzurri non intendono tornare a mani vuote dalla trasferta torrese, avendo bisogno di punti per la salvezza. Quindi per noi non sarà una passeggiata. Sono fiducioso - continua il nuovo tecnico oplontino - di vedere una partita completamente diversa da quella di domenica scorsa. Alle parole ottimiste di Peppe Nunziata fanno da contraltare quelle del direttore sportivo Felicio Ferraro, quando gli viene chiesto di esprimersi sul futuro del Savoia. Non siamo nelle giuste condizioni per parlare dellavvenire - afferma -. Non nego di avere in mente, già da qualche mese, un preciso progetto tecnico, ma allo stato attuale non ci sono i presupposti per poterlo concretizzare qui a Torre.
IVANA SAMMARCO