A cura della Redazione
E durata poche settimane la tregua in casa Savoia. Il rapporto tra i calciatori e il presidente Luigi Giannatiempo (nella foto) sta raggiungendo una fase preoccupante per il futuro del sodalizio: la rottura irreversibile. Quanto accaduto giovedì scorso in quello che doveva essere un cordiale ed augurale incontro conviviale, è assolutamente emblematico. Lennesimo scontro con la squadra contribuisce ad accreditare lipotesi che il massimo dirigente sarà tale ancora per poco. Penso che difficilmente Giannatiempo resterà alla guida del Savoia, conferma con rassegnazione il direttore sportivo Felicio Ferraro. Quello a cui ho assistito negli ultimi quattro mesi sbotta il dirigente non mi è mai capitato in trenta anni di calcio. Penso che il Savoia debba cercarsi seriamente un nuovo presidente. Ma cosa è successo nella cena pasquale? I giocatori hanno abbandonato il locale lasciando sul tavolo i cinquemila euro del premio partita pattuito per la vittoria contro il Barletta. Non erano quelli gli accordi sostengono gli atleti allunisono dovevamo riscuotere anche lo stipendio di febbraio. E saltato così il triangolare amichevole in programma a Montefalcione (Av) per il sabato santo perché disertato dai calciatori torresi. Oggi, alla ripresa degli allenamenti, erano tutti presenti tranne Scognamiglio colpito da attacco influenzale con febbre alta. Malattia ancora da verificare, ha commentato laconico il diesse Ferraro. E poi giù a stigmatizzare le dichiarazioni rilasciate proprio dal capitano dei bianchi ad un quotidiano locale: Si tratta di concetti pretestuosi. Ecco le ricevute degli stipendi fin qui riscossi non solo da Scognamiglio, ma da tutta la squadra. Stiamo parlando dice Ferraro di uno, ripeto uno stipendio arretrato!. Insomma, tutti gli ingredienti giusti per rovinare la conquista della zona playoff ed lo sprint finale di stagione. Da registrare, infine, lassenza in sala stampa di Sergio La Cava. Gli sviluppi dello stucchevole braccio di ferro squadra-società sembrano aver oltremodo deluso il tecnico che, più volte, ha svolto il delicato ruolo di mediatore nella vicenda. Oggi ha chiesto scusa ed ha preferito il silenzio. Così come zitti resteranno i giocatori, ma per decisione della società che non ha assolutamente gradito le gratuite esternazioni del capitano Giorgio Scognamiglio.