Dopo la sentenza di primo grado che ha decretato – con pena sospesa – la condanna ad un anno e otto mesi di Lulù Selassiè, accusata di stalking ai danni di Manuel Bortuzzo, una delle sorelle della sedicente principessa etiope, Clarissa Selassiè ha dichiarato di essere in possesso di alcune prove che presenteranno in appello che scagionerebbero sua sorella.
“Voglio anticiparvi che nei prossimi giorni arriveranno altre novità, non solo da parte mia ma anche dalla persona direttamente coinvolta. Quindi restate sintonizzati. Ci tengo a chiarire una cosa: sono pienamente consapevole che, da più giovane, ho fatto degli sbagli. Ho iniziato a lavorare molto presto nel mondo dello spettacolo, della televisione e dei social, e purtroppo ero circondata da persone che mi davano cattivi consigli. Ho sicuramente un carattere forte e non sempre facile, ma non permetterò più a nessuno di infangare o screditare il nome della mia famiglia o delle mie sorelle. Detto questo, voglio davvero ringraziarvi per tutto l’affetto che mi state dimostrando. Sono stati mesi complicati”.
Clarissa ha poi aggiunto: “Ci sono ancora molte cose che vanno spiegate, e capisco che abbiate tante domande, è legittimo. Chi ci segue da tanto ha diritto ad avere delle risposte, perché nessuno vuole sentirsi preso in giro, e nemmeno io ho intenzione di farlo, ve lo prometto. Le prove più importanti verranno presentate nell’ambito dell’appello, quindi non posso mostrarvi tutto quello che mi chiedete, per proteggere mia sorella. Ma credetemi, vorrei farlo. Sono però sicura che nei giorni a venire ne vedrete e ne sentirete delle belle. Non temete”.