Ormai è chiaro a tutti il modo in cui è solito agire Lorenzo Spolverato: ogni volta che un nuovo concorrente entra nella Casa del Grande Fratello, il modello milanese inizia a chiederli cosa pensa di lui. Nella giornata di ieri, l’ormai ex fiamma si Shaila Gatta si è avvicinato a Maxime Mbanda, chiedendogli che opinione avesse di lui, e di tutta risposta il rugbista l’ha letteralmente demolito.

Che cosa penso di te? Guarda, sarò molto chiaro. Prima di entrare qui, per le poche cose che ho visto mi stavi proprio sul ca**o”. Ipotizzando che il rugbista si fosse ricreduto, Spolverato ha detto: “Sai che tutti quando entrano me lo dicono e…”. Maxime l’ha però interrotto: “Poi sono entrato e mi stavi sul ca**o. Ora mi stai ancora sul ca**o. Certo, ho visto qualcosa. Nel senso che mi stai sul ca**o, ma hai qualcosa da capire”. Javier Martinez, Luca Giglioli e Emanuele Fiori che erano presenti sono scoppiati in una fragorosa risata, mentre Lorenzo è rimasto completamente spiazzato e senza parole.

Maxime Mbanda racconta la sua storia 

Mio padre ha 68 anni e mia madre 73. La mia ex invece aveva 10 anni più grande di me, io 31 e lei 41. Prima di me non aveva figlio. Ci siamo conosciuti che io avevo 19 anni e lei 20. Siamo stati insieme 11 anni, ma la relazione è stata un bel po’ travagliata. Dopo 3 mesi che ci conoscevamo siamo andati a convivere. Adesso con il senno del poi posso dire che abbiamo affrettato tutto.

Lei era già una donna affermata e io un ragazzino. Io mi sentivo un po’ chiuso in gabbia in questa convivenza. La mai ex ha una storia familiare che le ha dato modo di crescere in un certo modo, per lei era essenziale stare tutti insieme sotto lo stesso tetto e fare tutto insieme. Io mi sentivo un po’ costretto. Perché sono uno dinamico, libero, devo sperimentare, viaggiare, scoprire, avere anche la mia indipendenza. Lei invece è più stabile e statica. Nessuno all’inizio era d’accordo su questa relazione, né i miei e né i suoi. Però c’era questa attrazione fisica e mentale e siamo andati avanti. Ci siamo conosciuti ad un paninaro in piazza a Tirrenia“.