A distanza di circa 24 ore dalla notizia dell’arresto per stalking di Alessandro Basciano, la sua ex compagna, nonché madre di sua figlia, Sophie Codegoni, ha deciso di rompere il silenzio. In una storia pubblicata su Instagram, la nota influencer, ex concorrente della sesta edizione del Grande Fratello Vip ha riassunto in poche righe il dolore di chi si è trovato a subire minacce e insulti da chi, invece, avrebbe dovuto volere il suo bene.
Le parole di Sophie Codegoni
“Non ho potuto fare diversamente - ha scritto Sophie -. Ho lottato contro me stessa, contro il dolore e la paura. Ho a lungo sperato in un cambiamento, ma mi sbagliavo e ammetterlo è straziante. Ho dovuto proteggere me, nostra figlia e le persone che amo. Dicono che ci voglia coraggio ma io non mi sento coraggiosa, mi sento semplicemente una donna e una madre che ha fatto quello che era purtroppo necessario, anche quando avrebbe voluto solo chiudere gli occhi e sperare che tutto si aggiustasse da solo”.
Poi, l'ex gieffina spiega di essere convinta di aver fatto la scelta giusta: “In mezzo a questo caos mi rimane la consapevolezza di di aver avuto la forza, di scegliere il giusto, di mettere al primo posto la sicurezza e la serenità mia e della mia famiglia. Adesso devo andare avanti, fare la mamma, continuare a lavorare, ritrovare me stessa un passo alla volta, con la speranza che un giorno tutto questo possa restare solo un ricordo lontano”.
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Basciano, "condotta controllante e violente"
Il riferimento alla “scelta giusta” è alla denuncia che la Codegoni ha presentato nel dicembre del 2023 nei confronti di Basciano, al termine di una lunga serie di episodi gravi, con insulti, minacce di morte e aggressioni anche in pubblico e sul luogo di lavoro, a cui si aggiungevano pedinamenti e un controllo quasi ossessivo, tanto che in un solo giorno le telefonate e videochiamate sarebbero state tra le 50 e le 60.
Mesi da incubo che sono culminati con la denuncia e l’avvio delle indagini coordinate dal pm di Milano Antonio Pansa e dall'aggiunta Letizia Mannella e condotte dai carabinieri. Indagini che hanno portato il dj ligure in cella per almeno una ventina di episodi di minacce e molestie pesanti per quasi un anno e mezzo, a tal punto da costringere lei a cambiare abitudini di vita per l'ansia e la "perdurante paura di essere costantemente controllata".