La scorsa settimana, la polizia argentina ha fermato tre persone sospettate della morte di Liam Payne (clicca QUI per l'articolo). Tra queste c’è anche un ragazzo accusato di aver fornito delle sostanze stupefacenti all’ex membro degli One Direction, Braian Nahuel Paiz, di professione cameriere. Nelle ultime ore, quest’ultimo ha rilasciato un’intervista alla tv argentina, durante la quale ha negato di aver venduto delle droghe al cantante o di aver accettato soldi dall’artista britannico. Nahuel Paiz ha ammesso che lui e Liam hanno fatto uso di sostanze che già erano in possesso del cantante, ed ha anche aggiunto che tra di loro ci sarebbe stato qualcosa di intimo.
Morte Liam Payne, parla uno dei sospettati
“Non ho mai fornito droghe a Liam. Il primo contatto è avvenuto nel luogo in cui lavoro. Abbiamo scambiato i contatti e ci siamo rivisti quella sera. È sceso dalla stanza dell’hotel per prendermi perché mi ero perso. Ci siamo incontrati lì e lui mi ha fatto ascoltare alcune delle canzoni che stava per pubblicare. Ho sentito dire che assumeva droghe, ma in realtà quando è arrivato al ristorante era già sotto effetto e non ha mangiato nulla. A un certo punto mi si è avvicinato e mi ha chiesto il mio contatto. Gli ho dato l’Instagram, poi mi ha mandato dei messaggi perché voleva assumere droghe, anche se ne aveva già consumate.
Abbiamo passato la notte insieme, abbiamo consumato droghe, ma in realtà è anche successo qualcosa di intimo. Non è stato per niente aggressivo, si è comportato davvero bene con me, è stato dolce. Mi ha chiesto se stavo bene. Addirittura quando stavo per andarmene mi ha fermato, voleva regalarmi alcuni suoi vestiti perché avessi un ricordo di quei momenti passati insieme. Abbiamo assunto droghe insieme, ma non gliele ho mai portate né ho accettato denaro. Ho messaggi in cui mi offre soldi, ma io non ho mai accettato nulla. Ho tutti i messaggi ancora sul telefono e non ho cancellato nulla. Il giorno dopo è venuto dove vivo perché voleva che tornassi nel suo hotel, ma gli ho detto che stavo per entrare al lavoro. Quella è stata l’ultima volta che l’ho visto”.