Anita Olivieri, tra le protagoniste dell’ultima edizione del Grande Fratello, nella giornata di ieri ha dedicato del tempo per rispondere a qualche utente su X (ex Twitter) prima di rendere privato il suo account.
A chi, dopo un post su Beatrice Luzzi (sua acerrima nemica tra le mura della Casa di Cinecittà), le ha scritto “fatti una vita e non campare sulle spalle degli altri che nessuno ti calcola”, l’ex gieffina ha replicato: “Se non ci fossi stata io lei per sei mesi avrebbe litigato con i muri. Dai, parcheggiati. Paga pure il ticket che ti fanno la multa con quella faccia”.
Anita si è poi resa protagonista di un duro sfogo: “Troppi clown oggi in giro, che è successo, hanno aperto i circhi? IT sei tu?”. Poi ha risposto ad un’offesa gratuita ricevuta da un utente che le ha scritto “sta ce**a“, scrivendo: “Pensa come si devono sentire quelli che chiamano ce**a una alta 1.73 capelli biondi e occhi azzurri. E mi fermo qui. Mettetevi in fila che a raccogliere lacrime ce n’è per tutti. Sono bella pure quando piango, pazzesco”.
Le parole di Anita Olivieri a RDS Next
“Devo dire che il Grande Fratello è un’esperienza incredibile, dove sei costretto a metterti a nudo. E’ bello perché sei costretto ad essere te stesso e sei trasparente perché sei davanti alle telecamere. La cosa bella è che non è importante vincere ma il percorso. Hanno detto che volevo emulare Soleil (Sorge, ndr)… In realtà io non ho mai visto il Grande Fratello quindi so chi è ma non l’ho mai vista, non la seguivo. Mi sembra strano imitare una persona che non so come si comporta. Lo prendo come un complimento. Dicono che sono la plurilaureata, la raccomandata. Plurilaureata non lo prendo come un insulto, di fatto ho una laurea e un master. Dicevo due lauree perché sono passata da Comunicazione e Marketing a Scienze politiche e relazioni internazionali e per farlo ho dovuto integrare tre esami. Sono due facoltà completamente diverse quindi lo dicevo per semplificare. Ho fatto triennale, magistrale e un master. L’ho fatto un po’ per la pressione sociale che viene imposta da ragazzo. Quando esci dal liceo ti chiedono ‘che fai?’ e tutti ‘il medico, l’avvocato, l’ingegnere’ poi molti, per dire, studiano Giurisprudenza e si parcheggiano al baretto, stanno da sette anni in corso e fanno tre esami”.