Rosalinda Cannavò ha mostrato su Instagram tutta la sua indignazione in risposta a quanto emerso nel corso dell’intervista che Gabriel Garko ha rilasciato lo scorso marzo a Belve, in merito al cosiddetto Ares Gate, uno scandalo verificatosi quando lei era una concorrente del Grande Fratello Vip.

Nell’intervista, Garko aveva raccontato di aver abbandonato la casa di produzione prima del fallimento di Alberto Tarallo. Ad ogni modo, le parole di Francesca Fagnani, che durante l’intervista a Gabriel aveva sostenuto che mentre Tarallo era ancora al comando, gli attori e le attrici della Ares godevano dei benefici offerti dal produttore, hanno scatenato la reazione dell’ex vippona.

Ares Gate, lo sfogo di Rosalinda Cannavò

Le parole di Rosalinda Cannavò riportate dai colleghi di BlogTivù:

Rispondo a questa domanda visto che mi sento tirata in causa. Sono venuta solo ora a conoscenza di questo video. Tendo con tutta onestà a proteggermi e non vedere molte delle cose che riguardano questo specifico argomento. Non vi ho mai detto che non riesco nemmeno a vedere il viso di quella specifica persona senza iniziare ad entrare nel panico. Bene ve lo dico, e credetemi non sono stati momenti semplici, e spesso non lo sono ancora oggi. 

Ma è sempre più facile puntare il dito contro chi parla, racconta le cose come realmente stanno, trova il coraggio di farlo, pur sapendo che non sarebbe stato semplice.  Sono stata considerata folle, malata mentale, approfittatrice di benefit offerti ed omertosa. La verità è una storia che in realtà non auguro a nessuno di voi di vivere, perché ha cambiato per sempre la mia vita. 

La verità è che tutto ciò che ho ottenuto professionalmente l’ho raggiunto con grande sacrificio da parte mia e della mia famiglia. Voglio dirvi che io ho così tanto giovato dei benefit rischiando di mettere a repentaglio la mia stessa vita proprio quando tutto all’interno della Casa di produzione andava bene.  Avevo ruoli da protagonista, vivevo nella villa con tutti i famosi benefit, allora perché ammalarmi di anoressia se tutto andava così bene? Lascio a voi la risposta perché credo di aver già ampiamente parlato. Perché a chi non ha vissuto nella mia pelle in quegli anni non basta che io abbia raccontato tutto con tanta fatica”.

Poi, Rosalinda ha aggiunto: “Devo ancora assistere e subire supposizioni che sinceramente mi fanno venire il voltastomaco. Ci sono momenti in cui sono meno forte. In cui le immagini del mio passato diventano ricordi dolorosissimi. 

Questo video è uno di quei momenti in cui penso: allora non è servito a nulla se c’è chi pensa una cosa simile. A volte penso che questa sofferenza non passerà mai. Ma sono fiera di ciò che ho fatto, nonostante tutto. Mi è servito per ricominciare. Mi è servito per tornare a vivere. È servito per aprire sicuramente gli occhi a qualcuno. Per me questo è tutto”.