Il video di Can Yaman che scaraventa via lo smartphone di un fan a Palermo ha fatto immediatamente il giro del web, e non sono mancate le reazioni negative nei confronti dell’attore turco, in città per le riprese della seconda stagione di Viola come il mare.
Nel video si vede Yaman evidentemente stizzito da una richiesta di foto da parte di un fan, tanto da prendere il telefono dell'uomo, che pare stesse lì per accontentare la figlia, mentre era in auto e poi gettarlo via. Il filmato è diventato virale sui social, dove gira ormai da ieri, con commenti non certo gentili nei confronti dell'attore. L'ex fidanzato di Diletta Leotta è arrivato a Palermo domenica, accolto da decine di fan che tra applausi, abbracci e baci hanno immortalato la sua presenza all'aeroporto Falcone-Borsellino. Già sul set delle prime puntate della fiction aveva dichiarato di amare l'Isola, di sentirsi a casa perché ogni volta viene accolto come in una grande famiglia. I suoi ammiratori non lo perdono di vista: già nei giorni scorsi è stato immortalato a Trapani, dove sono state girate le prime scene e, anche di sera, si è concesso ai fan firmando decine di autografi.
La versione di Can Yaman
Dunque, perché questa reazione? A spiegarlo è stato lo stesso Can Yaman attraverso una storia su Instagram: “I miei fan non sono così. Quella persona è stata molto maleducata sin dal primo momento, non ha mai chiesto una foto, tantomeno ha salutato. Ha iniziato non facendo salire Roberto (Macellari, il suo manager, ndr) nonostante gli avesse chiesto di spostarsi, rispondendo in maniera prepotente e minacciosa più volte con frasi del tipo: ‘Rilassati, stai calmo, non ti farebbe bene…’, senza muoversi e continuando a dare fastidio puntandoci il flash negli occhi.
Quando finalmente gli ha permesso di salire in macchina, ha continuato a riprendermi ad un centimetro, come se fossi un animale in gabbia o un oggetto. Quello non è un fan, io riesco a capire chi è un fan e chi no. Non sono stato e mai sarò maleducato con un fan vero, che mi rispetta e soprattutto non mi molesta. Non ho mai negato una foto o un abbraccio, e mai ho avuto bisogno di reagire se non davanti a così tanta maleducazione.
Lo so che piace l’idea che noi siamo tutti matti e sempre in mezzo agli scandali, ma la verità è che siamo solo costantemente provocati. Finché ci sarà la maleducazione, dirò la mia e reagirò piuttosto che tacere e starmene buono. Anche perché se sto buono non avete più niente da scrivere…”.